Il geometra Giovanni Solimine alla direzione del Centro per la formazione e la sicurezza in edilizia. Una nomina già da tempo decisa ma che sarà ufficializzata domani pomeriggio durante il consiglio del Cfs. Una decisione, quella in merito alla nomina, non condivisa dalla Fillea Cgil di Avellino e soprattutto da Ruggiero Cutillo, sempre in prima linea per una battaglia che ha avuto inizio già da molto tempo. Per questo è stato organizzato per il 12 settembre un sit in di protesta presso l’associazione dei costruttori. La manifestazione partirà alle 9.30 e verrà seguita da un attivo del sindacato presso l’hotel De La Ville. Durante l’incontro verranno, inoltre, illustrati i contenuti dell’attivo regionale e si dibatterà su tutte le tematiche che riguardano il settore dell’edilizia. Prenderanno parte al summit anche il segretario regionale Michele Gravano ed il segretario nazionale della Fillea Cgil Franco Martini. “La Fillea Cgil – si legge in una nota – non ha dimenticato l’arrogante discriminazione perpetrata ai danni del sindacato. La designazione di un rappresentante dei costruttori alla guida di un organo paritetico di controllo è evidentemente contraria ai principi di bilateralità. In definitiva gli imprenditori edili si troveranno nella conveniente posizione di essere controllati per quanto concerne la sicurezza e la formazione dei lavoratori da un loro stesso rappresentante. Tale aspetto appare inquietante alla Fillea di Avellino. In una provincia dove mensilmente si contano nel settore dell’edilizia infortuni anche gravi e talora mortali spesso determinati dal disprezzo delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”. “Riteniamo che la designazione di Solimine alla guida del Cfs – afferma Antonio Famiglietti, segretario della Fillea di Avellino – oltre a contravvenire alle regole dell’ente che prevede alla guida del Cfs un laureato, rappresenti un chiaro atto di rottura del dialogo con i sindacati, unico caso in Italia, e rappresenti la chiara volontà degli imprenditori edili irpini di voler allontanare pressioni e controlli sul rispetto delle norme di sicurezza sui cantieri presenti in Irpinia. E’ fin troppo chiaro prevedere quale possa essere l’atteggiamento del direttore del Cfs, rappresentante dei costruttori, di fronte a violazioni delle norme sulla sicurezza e sulla formazione”.