È Antonella D’Argenio, 18 anni, di Mercogliano (Av) la vincitrice della prima edizione del Festival Giovani Talenti «Città di Sant’Anastasia». La diciottenne avellinese ha conquistato la giuria con uno dei più classici standard jazz dalla struttura complessa e raffinata, «Lush Life», composto da Billy Strayhom e incisa da moltissimi cantanti e musicisti in varie versioni: da Donna Summer a Natalie Cole, da Queen Latifah a Ella Fitgerald. Al secondo posto, con la cover di Amalia Grè, «Amami per sempre», Mary Carapezza, 27 anni, di Caltagirone (Catania). Per le due vincitrici il premio è una produzione discografica, un’occasione affinché possano realizzare i loro sogni. Terza classificata, con «Listen», colonna sonora del film «Dreamgirl» cantata da Beyoncè, la tredicenne Raffaella Carfora, di Maddaloni (Caserta). A lei, una borsa di studio perché possa continuare ad esercitarsi nel canto. Tre scelte difficili per la giuria presieduta dal maestro Peppe Vessicchio che ha dovuto selezionare le voci più interessanti tra i quindici finalisti in gara. Con lui, nella commissione che ha premiato i vincitori della prima edizione, la talent scout Isabella Abiuso, il tenore Piero Mazzocchetti, la maestra di canto Fiorella Barrella, il maestro Emanuele Nerino, la cantante Cinzia Esposito e i giornalisti Diego Paura e Maurizio Cerino. La vincitrice Antonella D’Argenio, premiata dal sindaco di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, rappresenterà la città alla finale nazionale di «Miss Ondina sport» in programma il 10 settembre prossimo alle Terme di Castellammare di Stabia. La prima edizione del premio condotto dallo showman Enzo Calabrese con Adriana Canfora, ideato dalla Pmc Recording Studio diretta da Marianna Porritiello che ha organizzato la kermesse in team con Marilisa Maione e Tiziana Pensati e la collaborazione di Rosaria Fornaro e Lisa Terranova, ha avuto un riscontro di pubblico che anche gli ospiti hanno definito «eccezionale». «Quando mi hanno detto che questa è la prima edizione del premio ero incredulo – ha commentato il cantautore Gianluca Capozzi, idolo delle teenager – l’organizzazione è da grande evento, come se non avessero fatto altro tutta la vita e qui ho trovato un’accoglienza che spesso neanche le grandi piazze offrono». In centinaia i giovanissimi ad applaudire Capozzi, ma anche un pubblico da grandi occasioni che ha acclamato a lungo, in piedi, il tenore Piero Mazzocchetti (appena insignito del Premio Eccellenza Abruzzese) mentre intonava «’O Sole mio» e ha apprezzato la voce della cantante e attrice Anna Capasso che sarà presto in scena, a Napoli, con un nuovo spettacolo. Presente alla serata anche Pietro De Martino, presidente della Istituzione comunale «Premio Massimo Troisi», gemellato con la kermesse di Sant’Anastasia e patrocinatrice del premio insieme a Comune di Sant’Anastasia, Regione Campania, Provincia di Napoli, Ente Parco Vesuvio e numerose aziende del territorio. Con le coreografie di Talent Dance, Dream Dance e Beautiful Form, si sono esibite fuori concorso, sul palcoscenico di una gremitissima via Roma, due giovani talenti della Pmc: Silvia Ciccarelli, con «O’ssaje comme fa o’ core» di Massimo Troisi con la musica di Pino Daniele e Cinzia Esposito, con una terna di cover che ha entusiasmato il pubblico. Ancora un piccolo «cameo» dedicato a Massimo Troisi, con la lettera che all’attore ha voluto dedicare Marilisa Maione. Presenti alla serata finale del premio il sindaco Carmine Esposito e tutte le istituzioni cittadine. «Istituzionalizzeremo il premio – ha ribadito il sindaco – e sono felice che ci siano qui, stasera, i rappresentanti di San Giorgio a Cremano, a dimostrazione che per governare bene e fare gli interessi delle città e dei cittadini, non conta il colore politico». Al team tutto al femminile della Pmc sono andati anche i complimenti del parroco della chiesa madre di Sant’Anastasia, don Ciccio d’Ascoli. «Se avessi donne così in chiesa tutti i giorni, riuscirei ad evangelizzare intere comunità, a loro dico grazie per quel che hanno fatto per i nostri giovani e per ciò che questo Festival significa per la nostra città». Il festival e tutte le iniziative della Pmc Music Recording recano il marchio «contro il sistema camorra». (di Giulia Manzione)
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