Nonostante le assenze dei “festiani”, la sindaca Laura Nargi si presenta in assise comunale senza assessori (sui propri scranni erano presenti solo la vicesindaca Mazza e l’assessore al Bilancio Scaletti) e senza la maggioranza. Assenti, infatti, tutti i 14 consiglieri comunali dei gruppi consiliari “Davvero” e “W la Libertà”, che fanno riferimento direttamente all’ex sindaco Gianluca Festa. Eppure, il Consiglio approva lo stesso il primo punto all’ordine del giorno: la revisione delle partecipate societarie, che, se non fosse passato, avrebbe potuto comportare contestazioni di danno erariale sia per la sindaca che per i consiglieri. Nargi trova sponda nella minoranza (che, pur votando contro, garantisce il numero legale) e nel suo gruppo “Siamo Avellino”.
Su 19 votanti, 11 sono favorevoli e 8 contrari. A favore si schierano i sei consiglieri di “Siamo Avellino” – Alberto Bilotta, Luigi Mattiello, Fabio Liberale, Olimpia Rusolo, Giulia Zaolino e Gerardo Rocchetta – insieme ai voti della sindaca stessa e del presidente del Consiglio comunale, Ugo Maggio. A questi si aggiungono tre consiglieri del Patto Civico – Geppino Giacobbe, Sergio Trezza e Gerardo Melillo. Contrario il capogruppo Rino Genovese.
Per quanto riguarda gli altri punti all’ordine del giorno, su tutti una variazione di bilancio per finanziare le luminarie natalizie, il numero legale viene fatto cadere dal gruppo di opposizione. Domani si tornerà in aula in seconda convocazione, nonostante le proteste della minoranza. Del resto, al di là di quello che viene definito come “un gesto di responsabilità verso la città e non certo per fare da stampella”, le critiche degli esponenti dell’opposizione nei confronti della maggioranza sono state durissime. La crisi politica dell’antivigilia di Natale, con i consiglieri festiani che si sono rifiutati di firmare le deleghe, sembra solo rimandata al nuovo anno. La sindaca concluderà dunque questo 2024 senza una Giunta.