Festa: “Sfiducia non in discussione. Nomina Acs? Ultimo assalto alla diligenza”

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Marco Imbimbo – «Votare la mozione di sfiducia è un dovere oltre che un atto d’amore verso la città». Gianluca Festa, capogruppo di “Davvero”, conferma la volontà di mandare a casa l’amministrazione pentastellata. La mozione non sarebbe in discussione nemmeno di fronte al tentativo last minute di Ciampi che ha annunciato di voler portare in Aula il dissesto entro due settimane. «Non cambierà nulla, gli ultimi avvenimenti ci hanno convinto ancora di più a votarla».

Il giorno della mozione di sfiducia, dunque, sta per arrivare. Domani mattina l’Aula sarà chiamata a discutere il documento sottoscritto da 19 consiglieri comunali. «Approvarlo è un gesto di responsabilità verso la città – spiega Festa. Se dovessimo essere egoisti, dovremmo far governare ancora Ciampi e la sua giunta, perché continuerebbero a commetterebbero errori e perdere consenso, ma questo significherebbe la morte ulteriore di Avellino. Noi invece siamo pronti a rinunciare allo scranno in Provincia come già fatto e a quello in Comune, perché riteniamo che si debba ridare la parola agli avellinesi che, dal prossimo 26 maggio, avranno finalmente un governo stabile e, mi auguro, capace di affrontare e risolvere le tante questioni di Avellino».

Intanto Ciampi, questa mattina ha annunciato che i revisori dei conti consegneranno la relazione sul dissesto entro il 4 dicembre, chiedendo di non votare la sfiducia per affrontare prima la questione dei conti comunali. Un tentativo, questo, che potrebbe essere letto come utile a far vacillare il fronte della sfiducia, anche se Festa sottolinea: «Sono sicuro che chi ha firmato la sfiducia quasi un mese lo abbia fatto convintamente e quindi non si tirerà indietro rispetto al voto in Aula. Inoltre tutti gli avvenimenti di queste ultime settimane, tra mensa che non parte e ordinanza anti smog che ha recluso gli avellinesi all’interno del perimetro cittadino, oltre alle tante questioni non affrontate, abbiano finito per rafforzare l’idea di votare la sfiducia e far terminare questa esperienza».

Nelle ultime ore, però, oltre al tentativo in extremis di far saltare la sfiducia, si registra anche l’accelerazione sulla nomina dell’amministratore unico di Acs, da parte del primo cittadino. «Mi auguro per Ciampi che non operi questa nomina in limine mortis perché, indicare un amministratore unico Acs a un giorno dalla sfiducia senza aver pubblicato neanche un bando di selezione, mi sembrerebbe l’ultimo assalto alla diligenza degno della vecchissima politica, quella peggiore il cui esempio non vorremmo più si ripeta».