Festa: “Foti non si dimetterà. Pd? Classe dirigente pensa a candidarsi alle Politiche”

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Festa, cosa si aspetta che accadrà nei prossimi 20 giorni?

“Lo dico con grande rammarico e amarezza per la città, nelle condizioni attuali qualsiasi persona si sarebbe già dimessa ma sono convinto che il sindaco non si dimetterà.  Non ha mai mantenuto gli impegni presi, non lo farà ora. E’ aperto il mercato delle vacche: offrirà posti in Giunta, incarichi per Acs , per cda Teatro e Piano di Zona. Nonostante nei corridoi si sia assistito a qualche tentativo di persuasione anche, addirittura, da parte di consiglieri che offrivano assessorati ad altri consiglieri, noi abbiamo mantenuto con coerenza la nostra posizione. Non siamo in vendita, crediamo che quest’Amministrazione sia una sciagura per Avellino e per il Pd.

In aula, ieri, c’erano De Luca e Paris a sostenere il sindaco. Il suo voto è stato anche contro il Pd?

“Io non ho interessi per le prossime elezioni politiche. Io da avellinese ho interesse affinchè la città si risollevi. Probabilmente, e non è il caso di De Lica e Paris, c’è parte della classe dirigente del Pd che ha come obiettivo le prossime politiche ed il mantenimento dello status quo. Non consento che interessi politici vengano perseguiti sulla pelle della città. E’ evidente che a chi  sarà candidato alle prossime Politiche non interessa se il Comune rimarrà a guida Pd, anzi il Comune è stato già mollato e condannato. Io non mi rassegno.”

Lei ha “smontato” il cosiddetto patto dei 100 giorni evidenziando come la motivazione dei fondi europei non sostenesse di fatto l’eventuale accordo…

“Il patto è già superato. Sui fondi europei la Giunta ha già deliberato le richieste dei finanziamenti, la programmazione seria non avverrà nei prossimi 100 giorni. Se facciamo un passo indietro, durante la scorsa Amministrazione il documento di orientamento strategico fu approvato nel 2008 mentre i progetti vennero approvati nel 2011. In Regione al momento non c’è un centesimo riguardo alla programmazione: se non è una boutade, posso dire che le motivazioni alla base del patto dei 100 giorni non convincono. La città ci manifesta che vuole che questa esperienza finisca e che Foti vada a casa. Il punto è solo questo.”

C’è chi parla di Commissariamento come di uno spauracchio. Qual è la sua opinione?

“Il commissario sarebbe una panacea. Le macerie di questa gestione saranno recuperate solo tra 10 anni. Ogni giorno che passa c’è un danno in più. Altro che spauracchio.”

 

Pasquale Manganiello