FCA ha annunciato oltre 500 milioni di euro di investimenti nello stabilimento di Termoli, per realizzare due motori destinati ai nuovi modelli Alfa Romeo.
Oltre che a Termoli, i motori per Alfa verranno prodotti nella fabbrica irpina di Pratola Serra, da cui esce il propulsore a benzina da 1,8 litri e che sfornerà anche un diesel da 2.2 litri.
Tra costi di progettazione, sviluppo, ingegneria e costruzione della nuova linea, l’investimento supera il mezzo miliardo di euro.
Ad affermarlo è una nota diffusa dal gruppo industriale secondo cui questo è il primo passo concreto nella realizzazione del piano di rilancio di Alfa Romeo.
Il marchio del Biscione, nei progetti di Fiat-Chrysler, dovrà realizzare veicoli di alta gamma, segmento in cui il gruppo è quasi assente fatta eccezione per i SUV Jeep che però in Europa rappresentano una quota di mercato esigua.
La Fismic di Avellino ha analizzato in una riunione con i delegati della ex Fma di Pratola Serra le dichiarazioni rilasciate dal manager di Fca Sergio Marchionne ieri a Termoli in occasione della presentazione dei due nuovi motori per Alfa Romeo e Maserati.
“Gli investimenti previsti per la FCA di Temoli – dichiara Giuseppe Zaolino, Segretario Generale Fismic Avellino – sono la conferma che Pratola Serra (FMA) e Termoli forniranno i motori di ultima generazione (Benzina e Diesel) di tutti i nuovi modelli prodotti in Italia da FCA.
Chi sa leggere nelle dichiarazioni di Marchionne – continua Zaolino – trova anche le conferme che i lavoratori della Fma si aspettavano. La crisi degli ultimi sette anni è un ricordo del passato e se a Termoli a breve si ricomincerà ad assumere è facile immaginare che in FMA gradualmente si potrà superare la cassa integrazione.
Insomma – conclude Zaolino – sono stare sconfitte le previsioni pessimistiche della Fiom di Landini e di qualche sprovveduto locale male informato.
Il tempo che è sempre galantuomo ci ha dato ragione e adesso insieme ai 2000 lavoratori di Fma guardiamo aventi con fiducia consapevoli che a breve recupereremo la normalità perduta”