“Mi associo alle preoccupazioni espresse in queste settimane dalla Fiom Cgil in merito al presente e al futuro di Fca di Pratola Serra. Per questo è dalla fine di settembre che sono in contatto con i vertici sindacali, e lunedì prossimo sarò presente ai cancelli dello stabilimento per testimoniare non solo la mia vicinanza ai lavoratori ma anche e soprattutto l’interesse a trovare un percorso condiviso che metta sul tavolo problematiche e soluzioni”.
La parlamentare del Movimento 5 Stelle, Maria Pallini, fa sapere di aver depositato, all’inizio di ottobre, “un’interrogazione a risposta in Commissione proprio in merito alla crisi produttiva della Fca e ai giusti allarmi che si stanno levando tra gli addetti ai lavori relativi alla decisione di non realizzare più motori diesel che rappresentano il 99,5% della produzione”.
“Ad oggi – commenta la portavoce pentastellata – si rincorrono voci su possibili scenari anche di tipo internazionale, che tuttavia potrebbero avere conseguenze negative sul fronte del mantenimento dei livelli occupazionali. E’ necessario chiarire se si punterà sull’ibrido e/o sull’elettrico al fine di adeguare da subito le tecnologie esistenti in azienda e reinventarsi un modello produttivo”.
“ Condivido dunque – conclude la deputata Pallini – le richieste espresse pubblicamente dalla FIOM Cgil in merito alla necessità non più rinviabile di avviare una seria e lungimirante riflessione sul progetto industriale da costruire, che sia in grado di rilanciare le potenzialità dello stabilimento e che sia un modello alternativo e sostenibile di produzione dei motori. A tal fine ho chiesto al Governo quali iniziative intenda porre in essere per garantire un futuro, attraverso un solido piano di riconversione, allo stabilimento di Pratola Serra e la tutela dei livelli occupazionali”.