Renato Spiniello – Conosce bene le vertenze irpine Maurizio Landini, ex segretario della Fiom Cgil e ora membro della segreteria nazionale del sindacato, in visita nel capoluogo per partecipare al convegno organizzato da Libera “Avellino Binario Morto – Verità, giustizia e speranza sulla vicenda dell’ex isochimica” per richiamare l’attenzione sulla fabbrica dei veleni di Borgo Ferrovia.
Il sindacalista si sofferma proprio sulle grandi realtà industriali dell’Irpinia, come Industria Italiana Autobus e Fca di Pratola Serra. “Per quanto riguarda gli autobus – afferma – viviamo una profonda contraddizione, visto che paghiamo multe salatissime all’Europa per un parco inquinante ed obsoleto. Il Ministero ha stanziato miliardi per rinnovare i mezzi pubblici su gomma, ma le prime gare sono vinte al 95% da costruttori stranieri. Per l’ex Irisbus il Governo deve inserire, come avviene negli altri paesi europei, dei vincoli negli appalti che prevedano che il 60, 70 o l’80% delle produzioni avvengano in loco”.
Diversa la situazione per l’ex Fma di Pratola Serra: “Il futuro è fatto di auto elettriche, ad idrogeno o ibride. Il rinnovamento anche in termini di politica industriale passa per questa strada; come Cgil a Roma apriremo un dibattito sul rinnovamento tecnologico della produzione delle auto, cosa che a causa dell’inquinamento avviene già in tutto il mondo. Se qui in Italia continuiamo a puntare sui motori a scoppio rischiamo seriamente di restare fuori dal mercato”.