Fca a motori spenti: la Fiom chiama la politica a Pratola Serra

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Crisi Fca, la Fiom Cgil chiama la politica. Lunedì 15 ottobre alle 10 la segretaria Fiom e le Rsa di Pratola Serra incontreranno, davanti ai cancelli dello stabilimento, i parlamentari irpini, i sindaci e i consiglieri regionali.

Un momento di confronto necessario a fare quadrato su una vertenza che, alla luce della scadenza del 2022 fissata da Fca per lo stop alla produzione di motori diesel, rischia di scivolare nella piena emergenza.

A Pratola Serra, dal 2008, anno di inizio della crisi, si ricorre alla cassa integrazione, con inevitabili ricadute economiche per i lavoratori che, in base ad un recente studio della Fiom, hanno perso in busta paga 50mila euro a testa.

Un sacrificio che non è servito neanche a rimettere in carreggiata lo stabilimento irpino, dove si continua a lavorare di fatto a scartamento ridotto. Anche per questo la Fiom, in vista della scadenza del 2022, ha già manifestato a più riprese la necessità di definire un piano di produzione alternativo che prevede la progressiva riconversione dello stabilimento per avviare la produzione di motori ibridi ed elettrici.

Una prospettiva che avrebbe riacceso gli interessi della Hyundai, già in passato vicina ad un accordo su Fca. Il confronto con la delegazione irpina in Parlamento e in Regione dovrebbe contribuire a fare chiarezza anche su questo punto.