Family room, ad Atripalda il taglio del nastro con l’assessore Fortini

0
1111

ATRIPALDA- Taglio del nastro ad Atripalda per la “Family Room”, prima struttura del genere in Campania che apre ad un nuovo modello educativo che coinvolgi ragazzi e famiglie in un contesto “protetto”, che favorisce l’espressione dei sentimenti e delle emozioni. L’iniziativa, nata da un progetto promosso dal Consorzio dei Servizi Sociali Ambito A5 in collaborazione con La Meridiana Onlus, finanziato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata inaugurata alla presenza dell’Assessora regionale alle Politiche Sociali Lucia Fortini. “Questa struttura può rappresentare un modello di inclusione e
condivisione per affrontare le fragilità in maniera completa, garantendo un
supporto completo anche alle famiglie, oltre che ai bambini. Il mio auspicio è che il confronto e l’interazione tra i vari Ambiti possa favorire sperimentazioni simili in tutta la Campania”“Family Room” si basa su un sistema che crea realtà virtuali da esplorare e giochi interattivi che vengono controllati dal movimento gestuale dell’utente, che interagisce con immagini, colori, suoni e profumi, stimolando l’attività fisica e cognitiva. Attraverso l’utilizzo di pannelli interattivi, sensori di movimento, fibre.ottiche, proiettori ad alta risoluzioni, controller e tablet sarà possibile ricreare più di 150 scene differenti in continua evoluzione. Per il Direttore Generale del Consorzio dei Servizi Sociali A5 Carmine De Blasio la “Family Room” rappresenta “una completa immersione digitale e un modo diverso di fare politiche pubbliche per la famiglia. A disposizione dei
ragazzi ci sono dei laboratori educativi innovativi che introducono nuovi modelli di apprendimento e conoscenza. È una nuova frontiera che, come Consorzio, siamoparticolarmente orgogliosi di attraversare. Le nuove tecnologie possono rappresentare una straordinaria opportunità”. Soddisfatto anche il Direttore de La Meridiana Onlus Enzo Giangregorio: “Chi opera sul territorio, al servizio delle famiglie e delle persone fragili, ha il dovere di essere attento alle nuove opportunità offerte anche dalle nuove tecnologie per
definire nuovi modelli di educazione, sempre più vicini alle esigenze delle nostre comunità”.