Famiglietti: “Nostra coalizione come una squadra di calcio, vediamo se c’è l’amalgama”

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Marco Imbimbo – Ha presentato la sua candidatura, ma anche tutto il lavoro svolto nei cinque anni di parlamentare. Luigi Famiglietti scende ufficialmente in campo e lo fa rappresentando il suo partito, il Pd, in una sfida che lui stesso definisce difficile, quella dell’uninominale per il Senato.

«Tra l’altro è un collegio molto grande – sottolinea – e si può vincere per un solo voto. I sondaggi di questi giorni non fanno presagire nulla di buono, ma io non credo a questi sondaggi. Credo nel lavoro che è stato svolto e nei valori della gente irpina che io penso di incarnare. Sostanzialmente farò una campagna elettorale passo dopo passo. Voglio visitare tutti i comuni irpini, incontrare le persone e dire quello che è stato fatto in questi anni. Ma anche ammettere che tante cose vanno migliorate».

Presso il Circolo della Stampa, il deputato renziano, ha illustrato le iniziative intraprese a livello nazionale, ma soprattutto per l’Irpinia. «Riapertura dell’Irisbus, prepensionamento per gli ex operai dell’Isochimica, la stazione Hirpinia a Grottaminarda sull’alta velocità Napoli-Bari», ricorda Famiglietti che correrà in una coalizione di ampio respiro, insieme ad esponenti non proprio vicini da  punto di vista politico. Oltre a lui, in Irpinia, ci saranno Del Basso De Caro, De Mita, D’Agostino. «È come quando una società di calcio fa una grande campagna acquisti e compra dei singoli giocatori – sottolinea – poi bisogno capire se c’è l’amalgama, come diceva un presidente a noi caro, cioè se questa squadra riesce a giocare per vincere. Ora siamo in campagna elettorale e dobbiamo trovare per forza il modo di giocare per vincere. Facciamo parte della stessa coalizione e soprattutto dobbiamo pensare che, il risultato in Irpinia, inciderà anche su quello nazionale. Il nostro obiettivo, come Pd, è ottenere un voto in più degli altri e andare al governo». Famiglietti, d’altronde, non nasconde come queste elezioni non saranno semplici per il Pd e l’intera coalizione. «Ci sono delle difficoltà, non possiamo negarle perché saremmo ipocriti se lo facessimo, ma dobbiamo trovare in questi giorni il modo per coesistere e lavorare per uno stesso obiettivo. Spero che riusciremo a vincere in tutti e tre i collegi uninominali e che il Pd abbia un’importante affermazione così come gli altri partiti della coalizione».

La vera battaglia non deve essere all’interno della coalizione, ma l’obiettivo comune deve essere quello di fronteggiare il populismo dei 5 Stelle e l’antimeridionalismo dei leghisti. «Salvini continua ad essere contro il Mezzogiorno – denuncia Famiglietti. Abbiamo visto di recente i referendum del Veneto per chiedere maggiori risorse e autonomia. Se dovesse vincere Berlusconi alleato con Salvini, tutto quello che è stato fatto per il Sud si bloccherebbe. Quindi dobbiamo ribadire quanto fatto. La Campania è tra le regioni che cresce di più, il Mezzogiorno finalmente fa registrare il segno “+” nell’economia. Non possiamo tornare indietro. Dei grillini non ne parliamo proprio. Fanno delle proposte irrealizzabili come il reddito di cittadinanza. Anche dal punto di vista etico non sono proposte che fanno bene ai giovani. Noi, invece, grazie a Resto al Sud, proponiamo ai giovani di mettersi in gioco. E sarà lo Stato ad aiutarli nel realizzare le proprie aspettative, con dei finanziamenti molto agevolati e garanzie bancarie che permetteranno a loro di mettersi in gioco, senza dover ricorrere all’aiuto delle famiglie».

L’esponente del Pd sottolinea come, a differenza dei suoi avversari, lui sia l’unico irpino in campo. «Ho sempre vissuto qua, conosco bene il territorio e in questi 5 anni ho lavorato tanto per risolvere le vertenze irpine. Non sono una persona catapultata o addirittura scaraventata qui, come accade per i miei competitor. Sono stato sempre qua, spesso sono riuscito a tornare la sera da Roma proprio perché ho inteso svolgere il ruolo da parlamentare con i piedi ben piantati in Irpinia».

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