LA RICOSTRUZIONE. Per il delitto, venne utilizzato un veicolo Fiat Fiorino di colore bianco rubato, sul cui tetto fu realizzato in modo artigianale un foro, poi coperto con una cassetta della frutta. L’agguato fu portato a termine presso l’abitazione di Felice Graziano, nel centro del paese, mentre quest’ultimo era affacciato al balcone; uno degli autori dell’agguato, sporgendosi dal foro sul tetto del veicolo, sparò un colpo di arma da fuoco con un kalashnikov che non colpì la vittima ma si conficcò sotto il balcone. Graziano reagì esplodendo alcuni colpi di pistola che colpirono il furgone nel lato posteriore, mentre si allontanava dal posto. L’esatta ricostruzione dell’agguato è stata resa possibile dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e dall’attività investigativa della Squadra Mobile della Questura di Avellino.