Fa assumere il figlio per aiutare azienda irpinia: alto dirigente ai domiciliari. D’intesa con il Procuratore della Repubblica di Avellino, i militari del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo, a parziale conclusione di una complessa attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica di Avellino, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP presso il Tribunale di Avellino, nei confronti del Capo dell’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Napoli, ritenuto responsabile di “corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio” (artt. 110 e 319 Codice Penale), in concorso con l’Amministratore Delegato di un’importante Società per Azioni irpina operante sul territorio nazionale.
Contestualmente, nei confronti di quest’ultimo imprenditore e del legale rappresentante di una S.P.A., che opera nel settore della fornitura di manodopera per servizi vari, è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente per l’importo di circa 2.000.000 di euro.
Le attività investigative, sviluppate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno consentito di appurare che l’alto dirigente dello stato colpito dal provvedimento cautelare, all’epoca dei fatti anche direttore provinciale del Lavoro F.F. dell’allora Direzione Provinciale del Lavoro, avrebbe ottenuto l’assunzione di un figlio ingegnere presso la predetta S.P.A. della provincia per compiere atti contrari ai propri doveri d’ufficio, nell’ambito di un procedimento ispettivo di competenza dell’ufficio da lui all’epoca diretto, relativo ad un appalto per la fornitura di servizi tra le due SPA colpite dal sequestro preventivo; la prima in qualità di committente e la seconda in qualità di appaltatrice.