Expo 2015 – Piazza Irpinia chiude con gusto

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Expo - Piazza Irpinia
Expo - Piazza Irpinia

Si conclude nel gusto e nei sapori la testimonianza irpina all’ Expo 2015. L’ultima giornata a Milano è stata caratterizzata dall’allegra brigata dei fornelli dell’Osteria Cappucini di Cesinali con la chef Carmen Urciuoli collaborata dal suo vice Giovanni Battista Polcari e dagli eleganti camerieri di sala Carmen De Venezia e Michele Santangelo.

Tutti insieme hanno dato vita ad un susseguirsi di emozioni irpine che partono da un passato tipico gastronomico fino ad arrivare ad una esaltazione rivisitata dell’attuale cucina irpina. Sorpresi, incuriositi i tanti ospiti del Padiglione Irpinia hanno gustato inizialmente basilico, menta e salvia in pastella, affiancate da quelle che erano “pizzelle coi sciurilli”, rivisitando ed onorando la giornata dedicata all’aglianico.

Il palato è stato coinvolto in un vero e proprio turbinio di sapori attraversando delicatezza del fiore di zucca esaltato dal profumo dell’aglianico. Ma l’Osteria Cappuccini tra un piatto e l’altro non ha lascia nessuno a bocca asciutta, Carmine e Mariagrazia, attenti ai gusti degli ospiti, immancabilmente hanno proposto le gustose soppressate irpine ed al cacio cavallo stagionato di Costa delle Rose di Savignano Irpino. Ma l’Irpinia è terra di pane e di ortofrutti e di minestre, e per chi non lo sapesse ecco arrivare le “ornamentali” freselle con pomodorini . Immancabili le minestre con la “cianfotta estiva” servita tiepida con patate, zucchine ed i suoi talli, resa piacevole da un crackers leggermente piccante a far in modo da poter così assaggiare un bel calice di vino. Una giornata di festa tra i fornelli e le pietanze come ha dichiarato l’Architetto Ermelindo Spiniello ieri a guida di una delegazione di colleghi Danesi.

“Siamo rimasti piacevolmente sorpresi – ha dichiarato Spiniello – Il padiglione Irpinia si è sempre contraddistinto per essere diventato una vetrina interessante della nostra terra, ma che anche l’ultimo miscuglio di sapori ed accoglienza potesse riscuotere consensi positivi dai miei ospiti è stato davvero un successo”. Come un successo è stata la conclusione, tipicamente Irpina con il classico “spaghetto aglio e olio” che spesso chiude banchetti irpini. Pasta rigorosamente lavorato con trafila di bronzo e farine dei ulini di Grano Armando di Baroni ma con un arricchimento particolare, infatti all’aglio, olio, prezzemolo, peperoncino si aggiungono Parmigiano, zenzero e limone. Una doppia veste perché se hai caldo la freschezza del limone ed il profumo dell’aglio ti faranno sentire i brividi, sei hai freddo il peperoncino e il retrogusto dello zenzero ti faranno sudare. L’ultima sorpresa è arrivata poco prima dei saluti quando Carmen Urciuoli per accompagnare l’ultimo calice di vino non ha proposto mandorle o arachidi ma le nostre “Nocelle infornate”, anche queste rigorosamente Avellane e Irpine. E’ stato insomma un saluto gustoso che il padiglione Irpinia ha voluto offrire agli ultimi visitatori. Ora ci si augura di rivederli tutti nella nostra terra non come visitatori, ma come ospiti graditi.

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