Ex parcheggiatori, tregua momentanea. C’è ipotesi sussidio: “Avremmo preferito lavorare”

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Marco Imbimbo – Quasi 36 ore di protesta sul tetto del Comune, una nottata trascorsa sotto pioggia e vento, poi il tavolo in Prefettura e alla fine un impegno per piccolo un aiuto nell’immediato. Mentre per capire cosa accadrà in futuro, bisogna attendere la prossima amministrazione.

La lunga protesta degli ex parcheggiatori rientra, dopo una trattativa lunga in Prefettura che ha visto l’amministrazione comunale, nella figura del sindaco Foti e dell’assessore alle Politiche sociali, Mele, sottoscrivere un impegno per verificare le condizioni per concedere un sussidio agli ex parcheggiatori, in attesa del nuovo bando per la gestione delle aree chiuse.

La giornata è cominciata così come si è conclusa quella precedente, con un gruppo di ex parcheggiatori sul tetto del Comune e altri nello spiazzale. Nessun confronto con il sindaco o il suo vice, né con il segretario generale. Ufficialmente non erano presenti a Palazzo di Città, così come comunicato agli organi di stampa e agli ex parcheggiatori in presidio.

La giornata sembrava scorrere senza alcuna soluzione di continuità finchè, a metà mattinata, Foti, Mele e il comandante Arvonio, sono stati convocati in Prefettura per un tavolo urgente, alla presenza anche del sindacalista Di Maio, rappresentante degli ex parcheggiatori. Dopo qualche ora, il tavolo ha partorito una soluzione con gli ex dipendenti delle coop che sono stati invitati da Di Maio ad interrompere la protesta e scendere dal tetto del Comune, per poi recarsi in Prefettura.

«C’è stata una sorta di accordo, sottoscritto dal vice prefetto e dal sindaco», spiega Modestino Ambrosone dopo aver interrotto la protesta. «Per l’ambito lavorativo, al momento, non ci sono possibilità perché la situazione attuale la conosciamo tutti. Ci hanno proposto una sorta di sussidio per questo breve periodo, che passerà. Inoltre ci hanno garantito che, con la nuova gara di appalto per la gestione delle aree chiuse, verremo inseriti come dipendenti».

Insomma, una soluzione a metà, ma quanto meno, l’impegno scritto preso in Prefettura, servirà a verificare la sussistenza delle condizione per garantire un sostegno temporaneo agli ex parcheggiatori. «Abbiamo rischiato molto questa notte, tra vento e pioggia – ammettono al termine della protesta. Ci hanno detto chiaramente che, al momento, non ci sono margini di miglioramento. Dobbiamo aspettare la prossima amministrazione comunale, non possiamo fare più nulla».

Le incertezze sul futuro riguardano i tempi per il nuovo bando visto che pende ancora un ricorso al Tar su quello precedente. Finchè non si concluderà questo procedimento, non si potrà avviare il nuovo bando in cui saranno inserite delle clausole di salvaguardia per i dipendenti delle vecchie coop.

«Invece del sussidio, avrei preferito lavorare – ammette un ex parcheggiatore – comunque è una piccola vittoria per tutti noi. Dobbiamo solo aspettare che passi questo periodo. Non auguro a nessuno di passare una notte sul tetto come l’abbiamo trascorsa noi».

Tra Comune ed ex parcheggiatori, dunque, arriva una tregua momentanea. «Siamo scesi solo su consiglio del nostro sindacalista perché ci ha parlato di questo accordo – precisa Ambrosone – speriamo che lo portino avanti perché non esistono solo i tetti del Comune».