Marco Imbimbo – La vicenda degli ex parcheggiatori torna nuovamente in Aula. L’inizio della seduta odierna è stato caratterizzato dall’intervento di Adriana Percopo, consigliere Pd, che ha chiesto chiarezza su quanto accade ormai da svariati mesi. «Credo che sia doveroso da parte di quest’amministrazione fare un punto di chiarezza su quella che, da buona idea dell’ex sindaco Di Nunno, si è trasformata in una brutta storia ventennale», esordisce in Consiglio prima di portare ad esempio un confronto avuto due giorni fa in Comune con alcuni ex parcheggiatori.
«Mi hanno chiesto – spiega – se io sapessi qualcosa. Tutti noi, quando ci siamo insediati, sapevamo che avremmo dovuto fare qualcosa rispetto ad una situazione poco chiara. Nell’ultimo Consiglio ho avuto modo di confrontarmi anche con altri colleghi, sull’opportunità o meno di fare una mozione. Non amo prendere in giro le persone, perché credo che su simili vicende bisogna provare a fare atti di sincerità e dire le cose come stanno. Le storie e le vite delle persone non si possono strumentalizzare. Non basta che a parlare sia il segretario generale, ci vuole un punto di chiarezza da parte dell’amministrazione. L’assessore Mele ha fatto più di quanto poteva, ma chiaramente non si va avanti da soli».
All’intervento della Percopo ha fatto seguito un’interruzione dei lavori dell’Aula, per una riunione urgente dei capigruppo al fine di decidere come proseguire sulla una vicenda che ancora non riesce ad ottenere una parola chiara. Né tanto meno è arrivata in Aula perché, l’unica cosa che ha partorito la riunione lampo, è stata la convocazione di un’ulteriore conferenza dei capigruppo, fissata per lunedì mattina subito dopo la seduta di question time.
Durante l’incontro verrà analizzata ancora la situazione degli ex parcheggiatori alla ricerca di una soluzione tampone, in attesa del nuovo bando per la gestione delle aree chiuse. Soluzione, però, che al momento non sembra sussistere. Di conseguenza anche la prossima conferenza dei capigruppo dovrebbe risolversi in un nulla di fatto. Se non per l’ennesima manifestazione di solidarietà che verrà espressa all’indirizzo degli ex dipendenti delle cooperative sociali di tipo B.