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Ex oratorio, lavori fermi: l’opposizione incalza. Petracca replica

Avellino – Continua il tour on the road condotto dall’opposizione comunale per ‘scovare’ … “le incongruenze insabbiate dall’amministrazione Galasso”. Dopo l’incontro pubblico al Corso e la denuncia dell’improvviso stop dei lavori, Giovanni D’Ercole riscende in campo ed impugna il ‘caso oratorio’. “Il Comune ha rilevato, ormai da tempo, l’ex oratorio adiacente alla chiesa dell’Assunta di rione Valle – ha spiegato l’esponente di An – promettendo la realizzazione di un laboratorio musicale per giovani talenti. Dallo scorso giugno, però, i lavori sono fermi al palo e nessuno sembra capace di darne spiegazioni. La popolazione non è stata informata adeguatamente sui tempi previsti per la consegna del cantiere e questo perché ancora una volta, il sindaco e i suoi collaboratori pensano solo alla spartizione del potere e non ai reali problemi cittadini”. Ma c’è ancora un ‘neo’ individuato da D’Ercole durante il suo sopralluogo: la ripavimentazione della piazzetta antistante alla pieve e il successivo abbattimento di alcuni immobili fatiscenti. “A rigor di logica questi interventi sono all’assurdo. Come si può ricostruire una piazzetta e poi permettere a gru e betoniere di smantellare degli immobili? In tal modo, non sarà danneggiato il nuovo lastricato?”. E intanto arriva anche la precisazione dell’assessore alla Riqualificazione Urbana, Maurizio Petracca: “Sono stati individuati alcuni problemi dal direttore del cantiere, ecco perché attualmente i lavori sono fermi. In settimana, la Giunta si riunirà per approvare la variante al progetto. Non c’è alcuna irresponsabilità da parte dell’amministrazione Galasso, bensì rallentamenti dovuti ad un carattere statico”. E dopo il ‘caso oratorio’ la carovana dell’opposizione si sposterà verso altre ‘mete’: piazza Macello e i ruderi del castello dei Caracciolo. (mar.ma)

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