Ex Isochimica, prepensionamenti estesi al 30% degli operai

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La lapide posta all'esterno della fabbrica

Si allarga la forbice degli operai ex Isochimica che potranno ottenere il prepensionamento previsto dalla Legge di stabilità.

 

Saranno inclusi negli aventi diritto coloro i quali a prescindere dall’età anagrafica, avranno maturato 30 anni di anzianità contributiva, a cui aggiungere cinque anni di maggiorazione già previsti per chi ha avuto riconosciuta la malattia professionale dall’Inail, con la possibilità di richiedere una maggiorazione contributiva fino ad altri cinque anni.

 

La circolare applicativa di fine aprile aveva indicato la soglia del 10% degli ex scoibentatori come aventi diritto del prepensionamento, ora la comunicazione interna tra Inps territoriale e Istituto nazionale ha sensibilmente fatto lievitare il parametro come spiega il presidente dell’Inps di Avellino Sergio Imbimbo:

 

“Stando al riscontro ricevuto dall’Istituto nazionale, la platea degli aventi diritto si allarga e invitiamo tutti gli ex lavoratori dell’ amianto interessati a recarsi presso la nostra struttura e iniziare ad inoltrare domande per il riconoscimento. Inoltre chi teme di non rientrare può fare richiesta di estratto conto certificativo in modo da chiarire la propria situazione ai fini pensionistici. Si tratta, a nostro avviso, comunque di un passo in avanti importante.”
Gli ex operai Isochimica hanno mostrato insoddisfazione rispetto al provvedimento chiedendo di fatto che i prepensionamenti siano riconosciuti a tutti gli operai e chiedendo alla politica di assumersi le proprie responsabilità ed individuare subito una via per tutelare fino all’ultimo lavoratore. Inoltre è annunciato un presidio pacifico davanti a Palazzo di Giustizia per chiedere di fissare quanto prima la data dell’udienza preliminare del maxi processo che vede coinvolte 29 persone a vario titolo accusate di disastro ambientale e omicidio plurimo colposo.

 

Sulla stessa linea il segretario generale della Cisl Campania Lina Lucci: “Il Governo recepì le richieste – sostenute anche dai Parlamentari campani – introducendo nella Legge di Stabilità 2015 il comma 117 che prevedeva i benefici previdenziali promessi. L’impegno di sindacato e parlamentari rischiava, però, di essere vanificato perché in data 21 aprile 2015 l’Inps emanò la Circolare numero 80 che – nel disciplinare l’attuazione del citato comma 117 della Legge di Stabilità – fissava criteri restrittivi che in pratica impedivano a quasi tutti i lavoratori ex-Isochimica di poter accedere al beneficio del pensionamento anticipato”.
“Di fronte a questa palese ingiustizia – prosegue Lina Lucci – lo scorso 4 maggio la Cisl ha chiesto al direttore dell’Inps Tito Boeri, di intervenire affinché la circolare 80 fosse modificata. Oggi, invece, apprendiamo che il dottor Antonello Crudo, della Direzione generale dell’Inps, ha trasmesso alla Sede di Avellino le disposizioni relative all’applicazione della citata Circolare. Siamo in attesa di capire cosa cambia per i lavoratori ex-Isochimica alla luce di questo ulteriore intervento dell’Istituto di previdenza – conclude Lina Lucci – ma se continueranno a mancare le risposte che i lavoratori interessati chiedono, la Cisl scenderà in campo affinché a tutti coloro che hanno contratto patologie legate all’amianto venga riconosciuto il diritto al pensionamento anticipato”

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