Ex Irisbus, spiragli da Roma. Invitalia rilancia, si allontana il rischio fallimento

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Sembra scongiurata la messa in liquidazione di Industria Italiana Autobus. Dal vertice ministeriale in corso in via Molise sembra filtrare qualche prima notizia incoraggiante sul futuro dell’ex Irisbus.

Attualmente il tavolo al Mise è stato sospeso, in attesa che arrivino notizie confortanti, o in ogni caso certe e definitive, dal Cda di IIA che si è aperto da pochi minuti. Il rischio del fallimento resta dietro l’angolo, ma un cauto ottimismo sembra farsi strada tra sindacato e lavoratori.

Restano tanti i nodi da sciogliere, ma l’accantonamento dell’ipotesi fallimento consentirebbe di lavorare con più serenità per superare le difficoltà congiunturali, a partire dal pagamento degli stipendi, e, soprattutto, quelle strategiche.

Al tavolo, al quale non era presente il ministro Luigi Di Maio, Invitalia ha garantito sulla disponibilità di linee di finanziamento da attivare, una volta scongiurata la liquidazione della società, per il pagamento degli stipendi arretrati e di quelli dei prossimi mesi.

“Oltre alle emergenze salariali, c’è un’emergenza stategica da risolvere al più presto. Da questo incontro – incalza il segretario nazionale della Fiom Michele De Palma – vogliamo uscire con elementi certi su quelle che saranno le componenti pubbliche e private, e il relativo peso che avranno nella partita. Con Finmeccanica e Invitalia ci sono le condizioni per avere una maggioranza pubblica, ma è chiaro che se il Governo dovesse indicare, con Del Rosso, altra strade alternative, non avremmo nessun problema a discuterne. L’importante è che si esca da questo limbo”.

“C’è la proposta di Invitalia ad intervenire in quota parte sul “fabbisogno” finanziario dell’azienda IIA”, precisa il segretario generale della Cgil Franco Fiordellisi. “Secondo noi Del Rosso deve accettare e far passare questa disponibilità di Invitalia, così da permettere i pagamenti più urgenti ai vari creditori e ai dipendenti”.

“Aspetteremo davanti al Mise con i lavoratori, a cui va tutto il merito di aver fatto riaprire la vertenza, e al Governo per aver convocato d’urgenza IIA prima del CdA stesso. Oggi ci aspettiamo risposte vere, concrete, per il polo autobus Italia, per investimenti e formazione nel settore così da avere bus ecologici e d’avanguardia”.

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