Slitta nuovamente al prossimo 4 febbraio 2016 il tavolo convocato al Ministero per lo Sviluppo Economico a Roma sulla vertenza Irisbus e Industria Italiana Autobus.
Con il nuovo rinvio monta la polemica delle parti sociali.
“Diciamo da tempo che il piano industriale annunciato non è chiaro – ha riferito stamane il numero uno della Uil irpina, Luigi Simeone – Siamo passati dai cinesi che giravano per Roma senza sapere cosa compravano ai nuovi rinvii del tavolo al Mise. Ma la partita Industria Italiana Autobus diventa tale solo se il Governo ci crede. Stare indietro, invece, a Del Rosso che accende la fiammella della speranza ad intermittenza serve solo a far perdere credibilità alla vertenza”.
Sindacati, dunque, ancora scettici sul piano di rilancio del colosso industriale della Valle Ufita: “Vogliamo essere certi se esiste o meno un socio privato nel piano industriale che possa accompgnare un finanziamento. Senza questo, non c’è ragione che possa dare a Invitalia l’input per adoperarsi”.
PROCESSO PER 32 OPERAI – Mentre si aspetta il via del percorso di ristrutturazione e reindustrializzazione dello stabilimento di Flumeri, il passato torna prepotentemente alla ribalta. Sono 32 gli imputati, tra cui trenta ex addetti dell’azienda della Cnh Industrial, che dovranno comparire, domani, davanti al giudice del Tribunale di Benevento per la prima udienza sui fatti del 15 ottobre del 2011.
Fu una giornata difficile e carica di tensione, cominciata poco prima dell’alba con l’arrivo in fabbrica degli autisti degli autobus e delle bisarche, che vengono caricate con gli scheletri dei mezzi da completare.
Poi barricate, presidi e la battaglia di grande dignità per la difesa del posto di lavoro durata 116 giorni.
La denuncia dell’azienda per i fatti del 15 ottobre ha innescato un procedimento che è andato avanti d’ufficio, con il rinvio a giudizio e la prima udienza domani.