Ennesimo rinvio a Roma per la vertenza Irisbus. Il confronto ministeriale previsto per il due marzo è slittato a data da destinarsi. I lavoratori sono pronti a riprendere la protesta: le preoccupazioni non riguardano soltanto l’ennesimo rinvio del tavolo ministeriale con il sottosegretario alla Presidente Del Consiglio, Claudio De Vincenti, ma anche l’assenza di una nuova convocazione, anche se alcune indiscrezioni alimentano l’ipotesi che l’8 Marzo sia il giorno della ripresa della discussione.
I soci della Industria italiana autobus non trovano l’intesa per la ricapitalizzazione, condizione indispensabile per l’accesso al finanziamento, già approvato, da Invitalia nell’ambito del contratto di sviluppo.
Senza la definizione dell’aumento di capitale, dagli attuali 4,25 milioni a dieci milioni e mezzo di euro, i vertici della società non possono sottoscrivere l’accordo con l’agenzia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa per vedersi garantire diciotto milioni e 750mila euro, dei quali undici milioni e 250mila euro da restituire con tasso agevolato.
“Ogni volta che la soluzione sembra a portata di mano – afferma il segretario provinciale Uilm, Gaetano Altieri – manca poi la concretezza. Chiederemo un incontro urgente presso la Presidenza del Consiglio per provare a fare definitiva chiarezza sulla vertenza.”
Preoccupazioni e malumori arrivano dai lavoratori dello stabilimento di Valle Ufita che valutano nuove forme di protesta a Roma.