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Ex Irisbus, operai e sindacati richiedono il Tfr, Scarpa: “Abbiamo un accordo”

ex irisbus

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Gli operai della ex Irisbus hanno protestato davanti alla sede dell’Inps di Corso Europa ad Avellino per chiedere la liquidazione della relativa quota di trattamento di fine rapporto.

 

La delegazione è stata accompagnata dal segretario provinciale della Fiom Cgil Sergio Scarpa e da Giuseppe Zaolino, segretario provinciale Sismic. Nell’incontro con i dirigenti provinciali dell’istituto previdenziale è stato trattato il tema della liquidazione per i 177 operai per una cifra che ammonta a circa 1 milione e 600mila euro. Le difficoltà maggiori derivano dal fatto che i lavoratori tecnicamente non risultano licenziati dall’azienda e di conseguenza non potrebbero usufruire del Tfr. E’ necessario quindi un accordo tra le parti per sburocratizzare il caso.

 
“Abbiamo fatto notare alla direttrice dell’Inps – ha dichiarato Scarpa – che abbiamo un accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro, tra l’altro alla presenza del dottor De Vincenti oggi braccio destro di Renzi, che prevede anche la liquidazione del proprio Tfr da parte di Fiat e ora stiamo facendo la stessa richiesta nei confronti dell’Inps per far fronte alle sofferenze cui sono indotti i lavoratori credo che sia una problematica da risolvere quanto prima. C’è stata massima disponibilità da parte della direttrice e siamo in attesa di una risposta dagli uffici romani dell’Inps per capire tecnicamente come poter liquidare.

 

Non siamo disponibili ad attendere il 28 di questo mese, vogliamo una risposta prima per capire come poter liquidare il tfr di questi lavoratori, abbiamo già avuto un incontro ma da venti giorni non abbiamo avuto risposta, speriamo che adesso arrivi un riscontro certo da parte dell’Inps romana. Come sempre, in Italia, la parte più debole della società è costretta a soffrire”.

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