“Si è chiuso stamane al Mise il secondo tavolo per la vertenza Industria Italiana Autobus al quale ho ritenuto doveroso partecipare al fine di poter aggiornare i lavoratori ed i cittadini circa gli ultimi sviluppi della vertenza”.
Così esordisce l’on. Generoso Maraia (M5S) al termine del vertice al Mise.
“Come ormai risaputo il governo ha intenzione di individuare un soggetto privato che sia solido un punto di vista economico-finanziario, al fine di affiancare agli interventi pubblici di Invitalia e Finmeccanica, quelli di un operatore privato affidabile.
Il Vice capo di Gabinetto del Ministro Di Maio, Giorgio Sorial del M5S, ha smentito la notizia secondo cui il Governo sta lavorando al fine di favorire un ingresso di Gruppioni della Sira Group all’interno di IIA.
Il Governo non ha alcuna preferenza per la Sira Group ed adotterà per qualsiasi interlocutore un approccio volto a verificare la sussistenza delle adeguate garanzie.
Quella di Gruppioni, allo stato, è una semplice manifestazione di interesse da parte di un soggetto privato che non è indice di alcuna trattativa in essere con il governo.
Credo che questa sia una notizia importante dal momento che Gruppioni è già noto in provincia di Avellino per la vertenza ex Almec e la mancata riassunzione di 40 ex lavoratori: circostanza che aveva fatto preoccupare non poco le maestranze.
Il Governo vuole evitare in tutti i modi che gli stabilimenti vengano affidati ad imprenditori privati che non siano in grado di fornire le adeguate garanzie economiche, produttive e professionali in termini di competenze imprenditoriali e di correttezza nelle relazioni sindacali.
Per il futuro è emersa la ferma volontà di evitare una nuova ipotesi fallimentare come è stata quella messa in piedi dal Pd. Gli obbiettivi sono quelli di tutelare i posti di lavoro di tutti e due gli stabilimenti, ma, sopratutto, di garantire un futuro produttivo di ampio respiro sia a Bologna che a Flumeri.
L’ipotesi di un soggetto pubblico-privato forte, credibile potrebbe essere percorribile. Su questo si ci si deve continuare a confrontare con tutti gli attori in campo: governo, azienda, sindacati, operai ed Invitalia.
Il Governo ha intenzione di vagliare ogni singola possibilità, con rigore e nell’esclusivo interesse del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Intanto è ufficiale la notizia per cui Del Rosso ha vinto ulteriori 750 commesse Consip. Attualmente le commesse in portafoglio sono circa 1.600.
Bisogna ripartire con un piano industriale serio che possa mettere il nuovo assetto societario nelle condizioni di garantire che le attuali commesse e quelle future verranno prodotte in Italia e non, come avviene ora, in Turchia.
Invitalia, inoltre, ha chiarito che il Contratto di Sviluppo è ancora in essere e che quindi l’intero stabilimento di Flumeri risulta essere ipotecato. Si tratta di uno stabilimento che vale su carta 13 milioni di euro, ma sul mercato potrebbe essere venduto a molto di più.
Del Rosso attualmente sta affittando parte dello stabilimento, ma finché ci saranno il contratto di sviluppo e le ipoteche non gli sarà consentito di vendere nulla”.