Acque molto agitate all’ex Irisbus di Flumeri in provincia di Avellino.
Venerdì pomeriggio, con inizio alle ore 15,30, si terrà un’assemblea in Valle Ufita per decidere le modalità di protesta direttamente al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma.
Lo stabilimento di Flumeri, a seguito della chiusura tre anni da parte di Fiat, è stato rilevato dalla newco Industria Italiana Autobus, che ha assorbito anche la Bredamenarini di Bologna.
Dei 700 lavoratori dell’avellinese ne restano 300: da gennaio 2015 a oggi lavorano solo in 30 perché sono stati trasferiti in Emilia. La produzione dei pollicini per i centri storici non è mai partita e neppure il revamping dei mezzi già in circolazione.
Se ad Avellino si prepara la mobilitazione (l’ennesima) verso Roma, anche a Bologna in casa Bredamenarini il clima non è dei migliori.
A riferirlo di recente è stato Bruno Papignani, numero uno della Fiom Cgil Emilia Romagna, che ha spiegato: “Se non si vuole andare a Roma per pulsioni emotive che già in passato hanno provocato non pochi problemi e delusioni occorre considerare Industria Italiana Autobus un tutt’uno e quindi guai ad agire in forma disgiunta; dare il tempo a tutti gli attori di ricomporre una situazione che loro hanno costruito e poi disfatto; dare il tempo di fare pulizia e chiarezza; fare in modo che Industria Italiana Autobus, indipendentemente dagli attori diretti, funzioni, progetti, industrializzi, crei prodotti e occupazione”.
“E’ altrettanto chiaro – dice Papignani – che entro Novembre, primi di Dicembre tutto deve tornare a posto, ed entro quella data” occorre “… incontrarsi per esigere e avere tutte le pezze di appoggio perché quanto pattuito sia fatto”.