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Ex Irisbus, Del Rosso: “Nessuna manifestazione di interesse di Ferrovie dello Stato”

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Marco Grasso – Ex Irisbus, la Fiom lancia l’allarme Ferrovie dello Stato. “Siamo stati informati da una comunicazione dell’azienda che è stata ultimata, nella giornata di ieri, la due diligence con Invitalia, e che non è pervenuta “nessuna manifestazione di interesse del Gruppo Ferrovie dello Stato”.

Così, in in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil, Bruno Papignani, segretario generale Fiom Emilia-Romagna e Sergio Scarpa, segretario generale Fiom Avellino.

La comunicazione al sindacato dell’amministratore di IIA Stefano Del Rosso arriva come una doccia gelata per i lavoratori che, dopo la manifestazione di interesse di Ferrovie dello Stato inoltrata al Mise e comunicata dallo stesso Ministro Luigi Di Maio, attendevano una conferma anche da Industria Italiana Autobus.

“Dal momento che l’azienda riconvoca per il 9 ottobre prossimo l’assemblea dei soci per discutere sull’ipotesi di liquidazione e visto che nell’incontro del 10 settembre era già previsto un incontro di monitoraggio, la Fiom ritiene indispensabile che il Ministero dello Sviluppo Economico convochi tutte le parti per affrontare il tema degli assetti societari e del piano industriale e occupazionale”.

Insomma, sembra ricomparire all’orizzonte il rischio liquidazione. “I lavoratori di Industria Italiana Autobus non possono più essere tenuti appesi ad un filo: è ora che si passi dalle parole ai fatti. In data 10 settembre l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico aveva stabilito in un verbale le tappe per la risoluzione della vertenza in corso per gli stabilimenti di Bologna e di Flumeri di Industria Italiana Autobus”.

“Il verbale prevedeva l’impegno da parte dell’azienda al pagamento degli stipendi arretrati, dei contributi, e delle utenze. I lavoratori di IIA hanno ricevuto le spettanze nella giornata di ieri grazie all’intervento positivo della Regione Emilia-Romagna in favore dell’azienda di trasporto pubblico locale”.

Invitalia rimarca il ruolo svolto in sinergia con il Ministero dello Sviluppo economico e sottolinea che “nel pieno esercizio delle sue funzioni istituzionali, e malgrado la grave crisi finanziaria e manageriale nella quale versa Industria Italiana Autobus, ha sollecitato e infine indotto i soggetti pubblici debitori della stessa Industria Italiana Autobus a saldare alcune fatture e, addirittura, ad anticipare il pagamento di altre non ancora scadute”.

E’ quanto scrive Invitalia in una nota precisando che “ha quindi assicurato che la totalità di tali entrate fosse utilizzata esclusivamente per il pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori dell’azienda e non per altri scopi. La necessità di assicurare il regolare pagamento degli stipendi è infatti il principale presupposto affinchè Invitalia possa continuare a svolgere il suo ruolo per assicurare un futuro diverso alla produzione di Industria Italiana Autobus nelle sedi di Bologna e Flumeri, nonchè una piena prospettiva occupazionale ai i lavoratori”.

“Inoltre, in coerenza con i suddetti obiettivi – conclude la nota- Invitalia sta valutando, con le istituzioni interessate, la fattibilità della proroga delle richieste di fideiussioni nei confronti di Industria Italiana Autobus per le commesse aggiudicate, al fine di preservarne la validità”.

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