Ex Irisbus, cassa integrazione in arrivo. Ma il futuro resta un rebus

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Ancora un anno di cassa integrazione per i lavoratori dell’ex Irisbus. Il via libera agli ulteriori 12 mesi di cassa integrazione dovrebbe arrivare giovedì 10 gennaio dal tavolo del Ministero del Lavoro dove si ritroveranno le sigle sindacali nazionali e provinciali, Fiom Cgil, Fim Cisl, Uil, Ugl Metalmeccanici, Fismic e Failm, insieme alle RSA di stabilimento.

Il confronto sarà presenziato dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial. Se la proroga degli ammortizzatori sociali è data praticamente per scontata, il futuro del polo nazionale autobus, nato sull’asse Flumeri-Bologna, resta un rebus.

Sui nuovi assetti societari di IIA non filtra nessuna indiscrezione. La società, presieduta dal manager Antonio Bene, è ripartita dalla ricapitalizzazione firmata Karsan (70%) e Leonardo (30%) che dovrebbe consentire di ripianare i debiti accumulati in quattro anni di vita dalla società.

La nuova compagine societaria dovrebbe comprendere altri partner. Ferrovie dello Stato, nonostante le prime dichiarazioni del ministro Luigi Di Maio che sembravano aprire più di uno spiraglio, non ci sarà. Possibile l’ingresso di Engitech Srl, azienda di Marigliano, e il rilancio di Invitalia. Ma si battono anche altre strade.