Scongiurato il fallimento, si lavora alla nuova società. Quanto trapelato dal primo vertice di questa mattina al Mise ha trovato conferma nel successivo incontro, convocato subito dopo il Cda di IIA.
La società potrà contare su linee di credito fino a novembre, per cui il pagamento dei prossimi stipendi (a partire da quello di agosto) non è a rischio. Queste linee di credito permetteranno all’azienda di pagare anche le utenze per una ripresa produttiva.
Dalla prossima settimana, è emerso dal vertice, saranno convocati tavoli specifici sui nuovi possibili assetti societari e i livelli occupazionali degli stabilimenti di Flumeri e Bologna. L’ipotesi di trasferire il capitale ad una maggioranza pubblica resta quella più probabile.
Gli assetti societari dovranno essere implementati, con l’intervento di Invitalia che ha attivato la procedura due diligence che, entro 30 giorni, dovrà concludersi positivamente.
“Il Governo – precisano le organizzazioni sindacali – è garante di un percorso che, già dai prossimi giorni, dovrà essere verificato alla luce degli impegni assunti e condivisi nel verbale d’incontro”.
“Per garantire la continuità produttiva è indispensabile che Invitalia e azienda verifichino le condizioni del contratto di programma per la ripartenza produttiva dei due siti di Flumeri e di Bologna”.