“Continua la situazione di grave criticità che interessa le imprese dell’indotto dell’ex Ilva in perenne attesa del pagamento dei crediti maturati che ammontano a diversi milioni di euro. E’ inaccettabile apprendere ancora una volta che l’amministratore delegato di ArcelorMittal, Lucia Morselli sarà disponibile a riparlarne dopo le ferie”.
Il Segretario Nazionale dell’Ugl metalmeccanici, Antonio Spera sostiene che, “già il 14 luglio c.a. pubblicamente avevamo esternato una situazione intollerabile dove ribadivamo che, sempre nell’ultimo incontro di giugno c.a. con il Governo dove erano anche le Oo.Ss. e i vertici di ArcelorMittal, chiedemmo in merito di venire incontro alle esigenze economiche delle aziende dell’indotto e degli autotrasportatori tarantini che, a causa di nuovi ritardi nei pagamenti delle fatture, non potevano più continuare a lavorare e a sopprimere al pagamento dei propi dipendenti. Nuovo incontro programmato per la giornata di ieri ma rinviata a data quando l’amministratore Morselli sarà disponibile, venendo meno alla call conference che avrebbe dovuto tenersi sulla situazione delle imprese dell’indotto-appalto siderurgico fornitrici di ArcelorMittal a Taranto: non è la prima volta che salta un confronto in forma più allargata sull’indotto-appalto con ArcelorMittal. E’ paradossale, le aziende di concessione materiale vogliono essere pagate e di conseguenza le ditte e autotrasportatori hanno continuato a pagare le dovute tasse”.
“Chiediamo – prosegue Spera – che urgentemente il Governo intervenga su tale incresciosa vicenda che vede coinvolti migliaia di lavoratori: il Presidente Giuseppe Conte, che più volte è stato chiamato in causa senza, però, aver egli mostrato particolare sensibilità verso tale imprese e i lavoratori dell’indotto faccia rispettare il mondo produttivo pugliese con il pagamento del dovuto quanto, il prosieguo delle attività lavorative in condizioni di certezza e continuità. Il Governo dia risposte esaustive, lo stato dei pagamenti delle aziende satellite all’ex Ilva vanterebbero crediti nei confronti di ArcelorMittal che, secondo indiscrezioni, ammonterebbero a circa 60 milioni di euro dove avevamo chiesto interventi in merito senza ottenere alcuna risposta”.
“Per l’Ugl – conclude Spera – non è più tempo di rincorrere inutilmente il gruppo franco-indiano: chiediamo con forza al Governo, unico e solo interlocutore di Ami, di farsi garante nei confronti delle imprese, dei lavoratori e le loro famiglie dell’ ammontare dei crediti scaduti e, vigilare sull’uso incontrollato degli ammortizzatori sociali”.