Evade dai domiciliari per comprare un’aranciata: assolto

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E’ quanto accaduto nella giornata di ieri ad un giovane di Avellino, C.G., quarantasettenne, mandato assolto per “particolare tenuità del fatto” dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Presidente Dott. Provvisier.

I fatti risalgono al 3 Maggio scorso allorquando il quarantasettenne, che si trovava in regime di detenzione domiciliare presso la casa dei suoceri, sita in Castel Volturno (Ce), assillato dalle continue richieste del figlio dodicenne che desiderava un’aranciata, era uscito dalla propria abitazione per recarsi in auto al bar più vicino al fine di acquistare la tanto desiderata bevanda.

Durante il rientro a casa e nei pressi della sua abitazione, C.G. era stato fermato per un controllo da parte degli  Agenti della Guardia di Finanza che constatavano, dopo consultazione dei terminali, che lo stesso si trovava in regime di detenzione domiciliare.

Inutili le giustificazioni fornite sin da subito dall’avellinese che mostrava anche la lattina di aranciata appena acquistata per il figlio.

 

Il quarantasettenne fu pertanto immediatamente arrestato.

Il giorno seguente si è svolto dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il processo per direttissima, con udienza poi rinviata, su istanza del difensore che chiedeva di procedersi con il rito abbreviato, al 9 Novembre 2017 .

 

Nella giornata di ieri, il Giudice procedente, in adesione alla tesi difensiva propugnata dal legale del quarantasettenne, l’Avvocato Rolando Iorio, che ha insistito sulla particolare tenuità della vicenda nonché sulla non abitualità della condotta del proprio assistito, che per ben un anno si era sempre comportato correttamente rispettando tutte le prescrizioni imposte con la misura domiciliare, ha ritenuto di poter escludere la punibilità del fatto considerandolo tenue, in applicazione della recente normativa introdotta dal D.lvo 16 Marzo 2015 n. 28.

Il quarantasettenne pertanto, pur riconosciuto colpevole, non è stato condannato. Il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna ad un anno di reclusione.