Tutto pronto al “Del Mauro” di Avellino per il primo vero esame ‘da grande’ per la Scandone. Una gara da dentro o fuori in Eurolega, dove una vittoria potrebbe significare l’eliminazione di una diretta concorrente e rilanciare concretamente tutti i sogni di approdo alle top16. Ma non inganni lo ‘0’ alla voce vittorie del Le-Mans, tutt’altro che una squadra materasso. I francesi hanno grossissime individualità e un tipo di gioco che non fa altro che esaltare il talento dei singoli. “Il loro attacco non si può propriamente definire un sistema – spiega Tamar Slay – ma si basa su un concentrato di talento e atleticismo che ha pochi eguali. Bluthenthal, Spencer, Chase: tutti giocatori in grado di segnare decine e decine di punti se noi commettiamo anche un singolo errore”.
E proprio David Bluthenthal, uno dei giocatori preferiti di sempre di Zare Markovski, può essere il vero rebus dell’incontro. Lui e Slay in Eurolega sono stati impiegati molto da numero ‘4’ ed è prevedibile che anche domani i due si fronteggeranno direttamente in questo spot. “Per me non è un problema giocare da ‘4’ – dice Slay – è una posizione che ho occupato continuativamente quando ero a Gerusalemme. Comunque, tutto dipende dal coach se deciderà o meno di utilizzare me contro Bluthenthal o cercare di portarlo in post con Tusek o Radulovic. Non importa, per me l’importante è giocare e vincere: mi sento in forma e non sto affatto pagando il fatto di non giocare in campionato. In palestra faccio molto lavoro extra per mantenere il ritmo-partita ed è per questo che penso di poter dare il mio contributo anche domani, indipendentemente dal ruolo”.
Slay è davvero contento della sua esperienza avellinese ed in particolar modo dell’avventura europea tanto da parlarne in maniera entusiasta. “Nelle prime settimane passate qui non ho fatto altro che pensare all’Eurolega. Immaginavo che fosse una competizione difficile, ma non fino a questo punto. Ci sono giocatori straordinari, allenati benissimo da coach davvero competenti, che applicano sistemi complessi. Io ho giocato in America e in Europa e, sinceramente, a parte qualche differenza fisica e di talento, il divario con l’Nba c’è non è così elevato come la gente può credere”.
GLI AVVERSARI – Il Le Mans è una formazione totalmente opposta per caratteristiche e gioco rispetto a quelle già affrontate dai lupi. Tante individualità, tanti isolamenti e uno contro uno che esaltano le qualità del già citato Bluthenthal (uno che 20 punti in una partita non se li è mai negati, dai suoi esordi a Maccabi fino alle sue esperienze con Virtus e Fortitudo) senza dimenticare Spencer (anch’egli ex Virtus, ‘famoso’ il suo fallo su Cavaliero in finale di Coppa Italia contro Avellino) e Brian Chase, un cestista che è stato vicinissimo alla Scandone quest’estate prima che gli irpini dirottassero i propri interessi su Dickau.
Le-Mans Sarthe, il roster:
4 Gomis, Antoine (France forward 2.05 1989)
5 Chase, Brian (Usa guard 1.78 1981)
6 Spencer, Dewarick (Usa guard 1.93 1982)
7 Koffi, Alain (France center 2.05 1983)
8 Diot, Antoine (France guard 1.92 1989)
9 Ndoye, Maleye (Senegal forward 2.05 1980)
10 Leloup, Jeremy (France forward 2.00 1987)
11 Batista, Joao Paulo (Brazil center 2.06 1981)
12 Badiane, Pape (France center 2.11 1980)
13 Bluthenthal, David (Israel forward 2.01 1980)
16 Samake, Negueba (France enter 2.11 1988)
18 Drouault, Pierre-Etienne (France forward 1.93 1990)
19 Tsonga, Enzo (France forward 1.94 1990)