Esodo Quota 100 in Campania: De Luca punta ad andare oltre le 10.000 assunzioni

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E’ esodo Quota 100 in Campania. L’Inps calcola che gli effetti dell’uscita anticipata dal lavoro sui 550 municipi della regione saranno catastrofici. Basta fare un giro tra le principali città campane per scovare un migliaio di richieste già avanzate dai dipendenti comunali che si apprestano a tagliare il traguardo di almeno 38 anni di contributi e 62 anni di età.

Una situazione che potrebbe segnare il colpo mortale per la Campania – come si legge in un’inchiesta del quotidiano La Repubblica – che già detiene il record dei pensionamenti naturali nei Comuni entro il 2021: 12.574 sul totale nei municipi italiani di 71.480.

“La gran parte dei Comuni della Campania rischia la paralisi totale a partire dal prossimo autunno a causa del massiccio esodo di lavoratori.” E’ l’allarme lanciato dal Governatore Vincenzo De Luca che parla di “scenario drammatico a seguito dell’introduzione di Quota 100.

“Avevamo provato a mettere in guardia da questo pericolo ma, siccome i nostri governanti romani sono presi dalla propaganda e dagli annunci, non ci hanno ascoltato – afferma il Governatore della Campania su Facebook – L’unica soluzione che abbiamo oggi per scongiurare questo imminente disastro è il nostro Piano per il Lavoro che, sulla base di calcoli fatti prima di Quota 100, prevede di immettere nelle pubbliche amministrazioni campane circa 10mila nuovi lavoratori qualificati attraverso la procedura del corso-concorso gestito dal Formez.

La nostra proposta è semplice: in considerazione dell’ulteriore e non previsto fabbisogno di personale dei Comuni dovuto a Quota 100, si utilizzi la graduatoria del corso-concorso del Piano per Lavoro per riempire anche i nuovi vuoti di pianta organica. In questi giorni stiamo chiudendo le convenzioni con i 291 enti locali campani che hanno aderito al Piano. A breve saremo nelle condizioni di avviare le selezioni che daranno l’opportunità di effettuare i 10 mesi di tirocinio retribuito con i fondi della Regione – in tutto 100 milioni di euro – finalizzati all’assunzione a tempo indeterminato.

È questa l’occasione per ampliare ulteriormente il Piano per il Lavoro oltre le 10mila unità programmate e oltre gli enti pubblici che hanno aderito. Serve l’impegno, finanziario e normativo del Governo per ampliare questa platea. Un’occasione per migliorare l’efficienza della nostra macchina amministrativa e dare lavoro vero, non sussidi, a tanti nostri giovani. Il tempo della propaganda è finito. È il momento dei fatti”.

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