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Esame di maturità: domani la prima prova per i 4396 studenti irpini

Avellino – “Quanto manca alla vetta?… Tu sali e non pensarci” predicava Nietzsche. E così anche quest’anno 4.396 diplomandi irpini si apprestano a scalare la cima della famigerata maturità. Con la prova di italiano, domani, comincia l’esame di stato. Diverse le opzioni: accanto al classico tema su argomento di ordine generale o a carattere storico o letterario, si potrà scegliere “l’analisi e commento di un testo letterario o non, in prosa o poesia”, la produzione di un articolo di giornale o di un saggio breve. Ed è, come ogni anno, sul web che si è scatenato il toto-tracce. Tra gli argomenti più gettonati, Italo Svevo e Italo Calvino per la letteratura (ma anche gli intramontabili D’Annunzio, Pascoli e Verga), il nucleare iraniano, la questione irachena, l’estremismo islamico, il mercato cinese e le sue prospettive di sviluppo e il calciogate per l’attualità. Sul versante storia, prendono quota il ventennio fascista, il dopoguerra, il sessantesimo anno della Repubblica e il bicentenario della nascita di Mazzini. Per il saggio, i personaggi dell’anno: Mozart e Freud. Giovedì seconda prova, quella specifica per il corso di studi. Greco al liceo classico, matematica allo scientifico, lingua straniera al linguistico, disegno geometrico all’artistico, economia aziendale negli Istituti tecnici commerciali. E ancora. Sistemi elettronici automatici al Tecnico industriale con indirizzo elettronico e tecnologia delle costruzioni per i futuri geometri. La terza prova, venerdì 23 giugno, ha carattere pluridisciplinare. Sono previste diverse tipologie: trattazione sintetica, non più di cinque argomenti; quesiti a risposta singola, da 10 a 15; quesiti a risposta multipla, da 30 a 40; problemi scientifici a soluzione rapida; casi pratici o professionali; un progetto. Gli studenti saranno valutati da una commissione per ogni classe, composta da sei membri, tutti interni, mentre il presidente è esterno. Intanto il neo Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni, annuncia che questo sarà l’ultimo anno che gli esami di Stato si faranno così.

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