Tutti hanno sognato, sopratutto in momenti di difficoltà economica, di ricevere una cospicua eredità dallo zio d’America. Non per tutti è un sogno. Un impiegato di banca romano ha eredito nel luglio del 2017 tutti gli averi del nonno, compresa una cassetta di sicurezza in Svizzera contenente un tesoretto: tre miliardi delle vecchie lire. Una gran bella fortuna, peccato che i termini di conversione in euro siano scaduti.
Per lo Stato la conversione tra lira ed euro si poteva effettuare entro il primo decennio dall’entrata in vigore della moneta unica. Quindi il limite era entro il 2012. L’impiegato, però, non si ferma dinanzi a questo imponente ostacolo e va avanti tramite avvocati.
I suoi legali, infatti, prendendo spunto da situazioni già affrontate in passato, cercheranno di dimostrare che i famosi dieci anni di moratoria previsti dalla legge vanno conteggiati non dall’entrata in vigore dell’euro quanto dal momento in cui si viene a scoprire l’esistenza delle lire che si vogliono convertire. Un percorso difficile, quasi impossibile. Ma se riesce, l’ereditiero potrà godersi quel tesoro che il nonno incredibilmente gli ha tenuto nascosto.