LE POLEMICHE – Ed è proprio il patron Vincenzo Ercolino a non riuscire a trattenere la rabbia: “Non ho mai parlato di arbitri nella mia esperienza da presidente della Scandone, anche in partite difficili. Ma oggi è diverso. Io sono cresciuto con la convinzione che nello sport vince chi gioca meglio, non chi ha più blasone dalla sua parte”. L’esordio è già pesante. Poi continua: “Nulla da dire a Siena, è una grandissima squadra con eccellenti campioni e sta dimostrando il suo valore su tutti i campi. Ma ci sono dei ‘fischi’ arbitrali che gridano vendetta. Tra tutti spiccano le due gomitate di Stonerook, da punire assolutamente con la massima sanzione per la gravità e la pericolosità del gesto. Gli arbitri però hanno fatto finta di niente”. Oltre alle (terribili) gomitate del riccioluto ‘italiano’ di Siena al presidente non è andata giù l’interruzione del match avvenuta proprio durante il miglior momento di Avellino, sul 70-73. “Sono trucchetti di bassa lega – ha dichiarato – che non si addicono ad una società come Siena. Fermare la partita con delle scuse quando noi eravamo in piena rimonta è una scorrettezza”
Anche Markovski appare dubbioso: “La partita è stata condizionata, ci è stato praticamente negato il fattore campo. Con calma andremo a vedere le singole situazioni, ma forse siamo stati eccessivamente penalizzati.
Simone Pianigiani invece appare nervoso. Benchè evidentemente soddisfatto per la gran partita dei suoi in un campo ‘caldo’ come quello di Avellino, alcune domande hanno suscitato un minimo di reazione scomposta. Al giovanissimo coach di Siena è stato chiesto di commentare l’esasperata reazione di Kaukenas e i ‘movimenti’ al tavolo. Prima della risposta è arrivata una ‘lezione’ di giornalismo sulle domande da fare o non fare in una sala stampa, a nostro avviso anche evitabile. Dopo la piccata introduzione che ha reso ancor più elettrico l’ambiente Pianigiani ha detto la sua:“Non ho visto i singoli episodi, ma sicuramente da una parte e dall’altra ci sono stati tanti momenti di fisicità. Quello che posso dire è che è stata una partita durissima giocata in un clima da Eurolega, quindi difficile da arbitrare. Per quel che riguarda l’interruzione ho semplicemente ascoltato quello il tavolo aveva da dire, come ha fatto anche Zare. Da qui a pensare che io e i membri del mio staff abbiamo fatto questo per fermare l’incontro ce ne passa. E’ un’interpretazione romantica. Comunque – ha concluso – non ho avuto nessuno screzio con Ercolino, che anzi si è sempre dimostrato molto gentile e simpatico nei miei confronti”.
I CHIARIMENTI – Successivamente Pianigiani, visibilmente più rilassato, ha spiegato il suo fervore in sala stampa: “Avellino ormai è una grande e importante realtà nel mondo della pallcanestro – ha detto – per questo mi è dispiaciuto che con i giornalisti invece che di parlare della partita e della grandissima prova dei padroni di casa si sia scivolati sull’arbitraggio sin dalla prima domanda. Così si rischia di andare a cercare, o a creare, degli alibi inutili, di cui Avellino non ha certo bisogno perché, ripeto, è certezza nel basket”. (Di Giuseppe Matarazzo)