“Era bello camminare al tuo fianco, ciao papà”. Alessandro e la città commossi ai funerali di Massimo Preziosi

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Alpi – “Grazie a tutti voi di essere qui, amici”. Alessandro Preziosi, barba incolta e viso tirato, dal pulpito della Chiesa del Rosario, dove si sono svolti i funerali, saluta per l’ultima volta il padre, l’avvocato Massimo Preziosi, morto la notte tra martedì e mercoledì all’età di 77 anni. “Mio padre, onesto, generoso, elegante nel pensiero, signore nell’animo. Sorridente e magneticamente ironico. Ci mancherà la velocità con cui strappavi note di allegria moderata e intelligente. Forte, severo fino all’ultimo momento, hai unito queste qualità alla dignità con cui hai affrontato questo ospite incallito, il cancro. Grazie a nome di mio padre, amici. Tutti voi eravate per lui destinatari del suo rispetto e della sua condiserazione. Era bello camminare al tuo fianco, era bello quando ti chiamavano avvocà, sindaco, Massimo. Per me, per i miei fratelli e i tuoi adorati nipoti, sei stato esemplare”.

La Chiesa del Rosario era gremita di gente. La bara, avvolta dalla toga che ha indossato nella sua brillante carriera, è partita dallo studio di via Matteotti dove è stata allestita la camera ardente. Uomo, avvocato e politico sempre stimato. A soli 33 anni è stato sindaco di Avellino con la Dc, dal 1975 al 1980. In concomitanza con le sue esequie, per due ore sono state sospese le udienze civili e penali al Tribunale di Avellino.