Epifani (Pd): “In Campania si parla ancora troppo poco di lavoro”

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«Nella campagna elettorale in Campania, purtroppo, si è discusso poco dei problemi riguardanti le persone, il da farsi, l’occupazione, lo sviluppo industriale, i trasporti, la sanità e le aree interne. Altri temi hanno preso il sopravvento e questo corre il rischio di allontanare i cittadini dalla politica». Guglielmo Epifani, esponente di spicco del Partito Democratico, in visita ad Atripalda, per sponsorizzare la candidatura di Rosetta D’Amelio al Consiglio regionale della Campania, spiega le ragioni dell’allontanamento della società civile dall’attività per il governo della cosa pubblica.

L’ex segretario della Cgil, quindi, esorta il centrosinistra ad applicare una nuova politica per i cittadini campani. «Abbiamo bisogno di avere un rapporto positivo con la gente. La parola d’ordine è semplice: partire dal passato per costruire il futuro. Caldoro e la sua giunta, con un vantaggio importante, hanno fatto ben poco per la Campania, figuriamoci se vincono con mezza ruota di scarto. Il problema reale è individuare una prospettiva di cambiamento, ovvero individuare quell’offerta politica che rappresenta realmente la novità e votarla con forza».

Il deputato, però, non manca di intervenire neanche rispetto all’utilizzo dei fondi europei. «Abbiamo due miliardi di euro che non sono stati riutilizzati. A Roma si sta creando una cabina di regia per le aree interne, ma è indispensabile che anche Palazzo Santa Lucia faccia la sua parte».

Rosetta D’Amelio, consigliere uscente ed in campo per una riconferma, non rinuncia a scagliare dardi nei confronti dell’esecutivo Caldoro. «I servizi fondamentali per il cittadino vengono negati. Basti pensare alla sanità, dove viene bloccata l’assistenza domiciliare ad anziani e malati oncologici oppure alle chiusure dei presidi ospedalieri sul territorio. Il Governo, anche se vincerà De Luca, non per colpa del centrosinistra, sarà costretto a commissariare la Regione perché non sono stati garantiti i livelli minimi di assistenza. Lo stesso disagio viene vissuto dai forestali, che nonostante, garantiscono un servizio fondamentale per le montagne, hanno un fondo pari allo zero. Per queste persone non servono risorse straordinarie, ma bisogna mettere mano a quelle ordinarie».

L’amministratore dell’Alta Irpinia  evidenzia le porte chiuse, trovate dai sindaci, nel corso delle varie proteste. «Quando ero assessore per incontrare quindici disabili, ho lasciato soli i miei cari la notte del 31 dicembre. La Regione di Bassolino era aperta a tutti».

Nel dibattito, moderato da Luigi Tuccia, consigliere provinciale, sono intervenuti anche Gerardo Malavena, segretario cittadino del Pd di Atripalda ed Emanuala Auriemma, giovane dirigente del centrosinistra, che sponsorizzando la candidatura di Rosetta, ha esortato le nuove generazioni ad impegnarsi di più per le grandi questioni che riguardano il territorio. «Non può esserci futuro quando vengono a mancare i presidi della democrazia. Gli atti di trasformismo, a partire dal passaggio di De Mita, sono i segni di una delle più brutte campagne elettorali degli ultimi anni».

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