Noi non avevamo ripicche da praticare o vendette da esercitare: le nostre dimissioni non possono essere interpretate come conseguenza di malrisolti contenziosi interni alla maggioranza. Noi, molto più semplicemente, non avevamo mai avuto fiducia negli uomini e nella proposta politica della Giunta De Simone, ne rappresentavamo l’opposizione e, per noi, l’occasione di chiudere quella esperienza andava raccolta, direi obbligatoriamente. Incoerente sarebbe stato proprio il contrario, cioè il sostenere chi non si ritiene adatto a guidare l’Ente.
La si smetta una volta per tutte di agitare il fantasma di Pero Spaccone come alibi sulla vicenda Provincia. Con la Provincia in carica si è aperta la discarica di Savignano, con la Provincia in carica sono proliferati siti di deposito di ecoballe (pericolosissimi perchè incontrollabili e per l’incertezza concreta sulla tossicità di tale prodotto), con la Provincia in carica non si è stato in grado di attuare politiche serie e concrete sulla differenziata, la Provincia in carica ha speso enormi risorse economiche in studi, ricerche e consulenze che hanno prodotto veramente molto poco. Non si può accettare che Bassolino e D’Alema dichiarino che gli interventi del Governo Berlusconi altro non sono che l’attuazione delle scelte già prese dal Centro Sinistra e poi sentire esponenti locali del PD e della Sinistra che attaccano il PDL nazionale e provinciale su questo tema.
Concludendo: l’appuntamento elettorale è vicino, e probabilmente qualcosa sta cambiando nelle dinamiche dell’opinione irpina. Gli elettori giudicheranno i programmi e le proposte degli schieramenti in campo. Io mi sento sereno che il mio operato, comprese le dimissioni, sia ben compreso e giudicato dagli elettori. Possono dire lo stesso gli uomini della Maggioranza De Simone?
Vinca il migliore, ovviamente”.