Ente Provincia – Convegno su occupazione e formazione: nelle scuole irpine al via 6000 progetti alternativi

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di Manuela Di Pietro – L’incontro tra due culture. La simbiosi tra istruzione e formazione. L’accelerazione a ritmi esponenziali di scambi di capitali, di merci e di informazione. L’integrazione tra sistemi. Una sfida importante: quella della competizione intellettuale fatta di conoscenza, innovazione e internazionalizzazione. Il superamento della dicotomia scuola-formazione-lavoro… perché si possa offrire ai giovani un migliore supporto alla comprensione e alla realizzazione delle loro aspirazioni personali e professionali. Il mondo lavorativo che viaggia di pari passo con quello formativo. Queste le maggiori prospettive emerse dal primo giorno di convegno, ospitato da Palazzo Caracciolo, “Istruzione e formazione, per una lifewide learning”. Un incontro a cui hanno preso parte Antonio Corbo giornalista della Repubblica di Napoli, Alberto Bottino, Annamaria Leuzzi, Antonello Murru, Angela Spagnuolo, Raffaele Rauty, Alfredo Loso, Franco Frigo, Romualdo Marandino dirigente scolastico del F.De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi, e per l’Ente Provincia , il Presidente Alberta De Simone,e l’assessore Luigi Mainolfi. Assente invece l’assessora regionale alla formazione Adriana Buffardi.E tra riflessioni e progettazioni unanime la condivisione del principio secondo cui l’investimento su sapere e formazione è sicuramente il più importante, che si fa su se stessi e sul proprio futuro. Dunque il punto focale della questione, esposto ad un pubblico attento e critico, è il ruolo strategico del sistema di istruzione in rapporto al mondo produttivo. “Le attività con cui collegarsi per la formazione degli studenti non devono limitarsi al settore primario e secondario ma estendersi anche a quelle che producono beni e servizi atti a soddisfare i bisogni e le esigenze del presente e del futuro”. Un’intera programmazione, finanziata con 106 milioni di euro, che si concretizza attraverso 6000 progetti alternativi, svolti in ambito scolastico, suggellati dal successo testimoniato da un’adesione che si aggira intorno al 95%. Un successo contrapposto, tuttavia, a carenze che con il tempo, i finanziamenti e le strutture potranno essere superate. Occorrerà infatti preparare i docenti attraverso concreti corsi di formazione e reperire aziende in grado di permettere ai giovani e alle scuole di rendere tangibili le iniziative proposte. Dunque raccordi di tipo sistematico per garantire linee concrete di sviluppo, competitività e socialità.

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