Ente idrico campano, ancora uno stop al ciclo integrato delle acque

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Slitta ancora la nascita dell’Ente Idrico campano. Il braccio operativo della Regione per il ciclo integrato del servizio idrico dovrà assorbire i 5 Ato e i loro distretti di pertinenza: Calore Irpino, Napoli, Sarnese-Vesuviano, Sele e Terra di Lavoro.

Un iter burocratico non semplice, che dovrebbe completarsi solo ai primi di ottobre. Subito dopo la nascita dell’ente si dovrà redigere il Piano d’Ambito regionale, chiamato a dare risposte rapide e risolutive alle istanze dei cittadini.

Tra le priorità da affrontare c’è sicuramente un piano di riqualificazione delle condotte, con una tariffa uguale per tutti. Un’esigenza manifestata da tempo dall’Alto Calore e, soprattutto, dal sindacato e le associazioni dei consumatori.