Dissequestro Cocchia, insegnanti e genitori pronti ad intraprendere vie legali

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“Il tempo delle parole è finito. Ora Foti deve una risposta a noi e ai nostri figli”.

E’ questo il diktat emerso stamane nell’assemblea tra genitori ed insegnanti per cercare di tenere alta l’attenzione sul dissequestro dell’Enrico Cocchia.

Genitori e professori stanno pensando di rivolgersi ad un legale di fiducia per comprendere la propria sfera d’azione e mettere pressione all’Amministrazione.

“E’ intollerabile che un sindaco come Paolo Foti e due Assessori non abbiano la sensibilità di restituire una scuola come l’Enrico Cocchia alla città. Condannano ottocento alunni, con professori e personale scolastico, a mendicare di sede in sede” –  dichiara Nicola Giordano, rappresentante dei genitori – “considerato che non sono state trasferite le deleghe del dirigente rimosso, dovrebbe firmare il sindaco. Ma viene da pensare che ormai non abbia né la forza né il coraggio di amministrare. Si sta giocando con il futuro di ottocento studenti”.

Dello stesso avviso Ernesto Sole, uno dei rappresentati degli insegnanti:

“Abbiamo cercato di interagire con il Comune di Avellino senza essere stati mai ricevuti. Abbiamo prodotto ben due istanze: la prima è stata accolta e successivamente annullata, la seconda non è stata presa in considerazione. Vogliamo solo capire a che punto è l’iter per il dissequestro dell’edificio.”