La Segreteria Nazionale del Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, primo Organismo di categoria, nella persona del Segr. Naz. Emilio Fattorello per la Campania rende noto quanto segue.
Notte di tensione e violenza nella Casa Circondariale di Avellino, dove continuano gli atti violenti e intimidatori nei confronti del Personale della Polizia Penitenziaria in servizio. Durante la nottata nella Sezione di Alta Sicurezza, dove sono reclusi soggetti appartenenti alla criminalità organizzata, gli Agenti in servizio sono riusciti a rinvenire e sequestrare tre apparecchi telefonici del tipo smartphone, in una cella occupata da due detenuti sorpresi a utilizzarli.
I due, un ergastolano di origine siciliana e un altro detenuto di origine salernitana anch’esso appartenente al Circuito Alta Sicurezza giudicabile per Legge Droga, avrebbero reagito e posto resistenza al sequestro. Nello specifico il detenuto di origine siciliana ha reagito con violenza e ha colpito con calci e pugni il Personale operante in maniera tanto violenta che tre poliziotti hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari presso l’Ospedale civile, dove sono stati medicati e refertati con diversi giorni di prognosi.
Ormai il susseguirsi degli eventi critici violenti consistenti in vere e proprie aggressioni nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria nella Casa Circondariale di Avellino non ha modo di diminuire, possiamo tranquillamente affermare che i detenuti “la fanno da padrone”.
Le denunce del Sappe indirizzate al Provveditore, alla Direzione tramite anche i mass media non hanno avuto alcun riscontro. L’ordine e la sicurezza all’interno dell’Istituto non vengono più garantiti, le segnalazioni dello stesso Personale non ricevono la debita attenzione da chi è preposto alla Direzione e al Comando del Reparto, basta una semplice lettura alle registrazione degli eventi critici per far comprendere la drammaticità del momento che si vive all’interno della Casa Circondariale. La stessa Organizzazione del Lavoro su settori nevralgici doveva essere rivista, cosa che non è avvenuta.
Il Sappe in considerazione dell’assenza totale di risposte da chi è preposto a darle si vede a questo punto costretto a rivolgersi ad altre Autorità in forma ufficiale con dettagliati esposti e ci riferiamo nello specifico al Sig. Procuratore della Repubblica di Avellino, al Prefetto ed al Magistrato di Sorveglianza, ciò a tutela della sicurezza e dell’integrità fisica sia del Personale che degli stessi detenuti ospitati.
Si chiede una verifica dei Circuiti penitenziari all’interno dell’Istituto, la chiusura dei detenuti dove prevista e come da Disposizioni Ministeriali richiedere l’allontanamento fuori Regione dei soggetti più indisciplinati e violenti e ripristinare il giusto Regime custodiale per gli articoli 32 O.P. e richiedere ai competenti Uffici l’applicazione dell’articolo 14 bis O.P.
Il Sappe chiederà alle competenti Autorità le dovute verifiche e interventi prima che possa succedere l’irreparabile. Si coglie l’occasione per esprimere solidarietà ai colleghi vittime della vile aggressione, cosa questa che purtroppo è divenuta una triste consuetudine.