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Emiliano resta nel Pd e sfida Renzi: primi contatti ad Avellino

Pasquale Manganiello Michele Emiliano rimane nel Pd e sfida Matteo Renzi al prossimo Congresso.

“Mi candido alla segreteria del Pd perchè questa è casa mia, è casa nostra. E nessuno può cacciarmi” – ha detto Emiliano nel corso della Direzione Pd.

Già il discorso di domenica scorsa del Governatore della Puglia durante l’Assemblea Nazionale era stato indicativo di una retromarcia rispetto alle posizioni intraprese dal Governatore della Toscana Enrico Rossi, da Roberto Speranza e Pierluigi Bersani che hanno disertato la Direzione di ieri. A breve, quindi, inizierà il tour elettorale di Emiliano che, in vista del congresso, farà necessariamente tappa anche in Irpinia. Al momento non esistono, almeno pubblicamente, riferimenti territoriali di Partito che abbiano scelto di sostenere la sua candidatura. Eppure non sono mancati i contatti, già da qualche settimana, tra l’entourage politico del Governatore della Puglia ed alcuni riferimenti del Pd irpino.

In questo senso, il rapporto tra Michele Emiliano e l’Irpinia ha radici lontanissime. Nel 1980, infatti, l’attuale presidente della Regione Puglia fu tra i primi volontari ad arrivare dalla Puglia a Conza della Campania, una delle comunità maggiormente colpite dal sisma. L’ex sindaco di Bari è stato anche insignito di una medaglia d’oro al valore a Conza da parte dell’allora sindaco Raffaele Vito Farese, oggi consigliere provinciale del Partito Democratico.

Raffaele Vito Farese

Farese, contattato da Irpinianews, evidenzia come Emiliano abbia già attuato un approccio sul territorio irpino in questa fase delicata:

“C’è stato già un approccio – svela Farese – un tentativo basato sul rapporto istituzionale che ha legato Emiliano a Conza della Campania sia per quanto riguarda il tragico terremoto dell’80, sia per il fatto che il bacino di Conza ha sostentato d’acqua la città di Bari anche quando Emiliano era fascia tricolore, una sorta di gemellaggio. Credo che l’Irpinia sia pronta ad ospitare Michele Emiliano, siamo nel Pd e c’è la massima voglia di ascoltare tutti anche se, personalmente, ho un’idea diversa dalla sua”.

Farese elogia il modo di approcciare la politica da parte dell’ex sindaco di Bari:

“E’ un personaggio vulcanico, un trascinatore, nel 2010 vivemmo una giornata caratterizzata dal buonumore. Ha dimostrato sempre grande saggezza che, anche in questi momenti, sta mettendo in campo nelle difficoltà. In questa fase sta dimostrando capacità di dialogo rispetto agli altri che, invece, avevano già deciso prima.”

L’incontro tra Farese ed Emiliano avvenne il 23 novembre 2010, a trent’anni dall’immane catastrofe del terremoto del novembre 1980. La città di Avellino ricordò con una solenne messa al Duomo le vittime ma anche i personaggi di quella tragedia: in quell’occasione Emiliano fu ricevuto nell’aula consiliare del Comune di Conza della Campania. Farese gli donò una onorificenza ufficiale per aver partecipato alle operazioni di soccorso delle popolazioni colpite da sisma come volontario.

“Ricordo – disse all’epoca l’attuale Governatore della Puglia e candidato al Congresso Pd – uno spirito di solidarietà da tutta Italia. Per mesi ho fatto la spola tra la Puglia e l’Irpinia per portare tutto il necessario alla gente colpita dal terremoto. Ho ricevuto la medaglia d’oro del Comune di Conza dalle mani del sindaco Raffaele Vito Farese e credo di poter dire di averla ricevuta nel nome di tutti i volontari baresi che giovanissimi partirono per l’Irpinia spinti da altruismo ed alto senso della comunità nazionale. Era un’Italia buona nella quale non vi erano i cattivi maestri della secessione. Pur consapevole dei limiti, dei ritardi e delle distorsioni di quella ricostruzione, continuo ad essere orgoglioso di aver condiviso con il popolo irpino i momenti più drammatici e commoventi della sua storia recente”.

 

 

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