Emigrazione, è fuga da Cervinara. Residenti in aumento a Monteforte

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Marco Grasso – Seimila abitanti in meno negli ultimi tre anni. Il rapporto demografico dell’Istat è inquietante: ogni anno 2mila persone (per lo più giovani) decidono di andare a vivere (e lavorare) altrove. Un esodo difficile da fermare, anche se i sindaci della nostra provincia non hanno alcuna intenzione di alzare bandiera bianca.

Cervinara è il comune irpino che ha registrato il saldo peggiore, con un calo demografico nell’ultimo triennio di circa l’1 per cento. “I dati sono drammatici e sarebbe davvero irresponsabile non ammetterlo”, precisa il sindaco Filuccio Tangredi. A sua detta il nuovo piano urbanistico potrebbe dare una mano significativa ad arginare la fuga. “In questi anni l’espansione edilizia del nostro comune è stata di fatto bloccata. Non c’è possibilità di costruire e questo naturalmente scoraggia le giovani coppie e chi avrebbe intenzione di vivere nel nostro comune”.

E’ dal 1973 che Cervinara attende il nuovo Puc. “Chi cerca casa tende ad andare fuori, Cervinara è poco appetibile, ma noi siamo convinti che si possa invertire la rotta con nuovi alloggi ed un piano che sappia andare incontro alle nuove esigenze abitative. Entro la fine dell’anno contiamo di approvare il nuovo piano urbanistico”.

L’altra grande emergenza e ragione di fuga (soprattutto per i giovani) è il lavoro. “Il nostro territorio – precisa il sindaco di Cervinara – vive di castanicoltura e l’infinita guerra con il cinipide galligeno non ha certo aiutato il settore. Per due anni non c’è stato di fatto raccolto, ora finalmente sembra muoversi qualcosa”.

Da potenziare anche l’area industriale. A Cervinara operano delle buone aziende, stabili, ma di nuova occupazione non se ne parla. “Il tessuto produttivo è forte, ma è difficile parlare di nuovi investimenti e nuovi posti di lavoro. Siamo impegnati a mantenere competitivo quello che c’è, e non è poca roba”.

Se Cervinara è il comune che paga il conto più salato alla ripresa dell’emigrazione, Monteforte è il Comune in controtendenza, dove si registra un incremento dei residenti. “I napoletani scelgono sempre più spesso la nostra comunità. Rispetto al recente passato siamo diventati più appetibili anche di Mercogliano”, precisa il sindaco Costantino Giordano. “A Monteforte si vive bene, c’è una qualità della vita positiva. Sono segnali incoraggianti che ci spingono ad andare avanti e investire sul nostro territorio”.

Anche per Monteforte la grande emergenza sociale è il lavoro, l’occupazione che non c’è. “Sto lavorando per ridare vita al centro commerciale di Alvanella, chiuso ormai da sette anni. Potrebbe essere un’opportunità rilevante anche per le giovani generazioni. E’ un obiettivo importante per la nostra amministrazione: aprirlo vorrebbe dire dare risposte e prospettive concrete a chi è alla ricerca di un impiego”.

Tempi stretti anche per Monteforte per l’approvazione del nuovo Puc. “E’ uno strumento fondamentale che può disegnare un percorso di crescita sostenibile che valorizzi al meglio il patrimonio esistente e crei nuove, concrete opportunità sia per chi lavora nel settore edile sia per le famiglie e le persone in cerca di abitazione”.