Emergenza idrica, i sindaci non si fermano Di Leo “chiama” i consiglieri regionali

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ARIANO IRPINO- “Siamo parte offesa in questa vicenda” dice il sindaco di Bonito Giuseppe De Pasquale aprendo il suo intervento alla conferenza stampa dei sindaci dei comuni interessati all’emergenza idrica convocata nel pomeriggio ad Ariano dal primo cittadino della Citta’ del Tricolle Enrico Franza. Un po’ difficile però stabilire chi deve essere sul banco degli imputati. Alto Calore? La Regione? Il Governo o l’Europa? Senza voler cercare i colpevoli, ma ben coscienti che le vittime sono sindaci e comunità, allora dopo aver individuato il problema vero e’ stato anche avanzato qualche passaggio necessario per uscire dalle soluzioni “tampone”. Perché tutti sanno benissimo che la condotta adduttrice ad 800 di Castelfranci potrebbe nuovamente essere oggetto di guasto. Lo ha detto senza temere smentite nel suo intervento, in una prima parte anche molto tecnico, il sindaco di Sturno Vito Di Leo. Che chiama ad intervenire la Regione Campania e convocherà per un’assemblea pubblica tutti i consiglieri regionali irpini. La Regione Campania per il sindaco di Sturno e’ il primo interlocutore, che poi questa attivi il Governo e’ un altro dato. Per Di Leo quella delle rotture alla condotta di Castelfranci sta diventando una “barzelletta”. Allora cosa bisogna fare e cosa chiedere? ” noi dobbiamo chiedere non ad Alto Calore perché Alto Calore per la situazione finanziaria “disastrosa” , facciamo calare un velo pietoso, perche’ sta nelle condizioni in cui si trova non lo vogliamo sapere. Io lo so. Lo sappiamo tutti, ma lasciamo perdere. Allora Alto calore non ha le capacità finanziarie economiche di poter intervenire. Ma quella è una una condotta del diametro da 800 che passa territori, quindi dovrebbe intervenire in maniera emergenziale la Regione. Ma l’emergenza si tampona nel giro di una settimana, di quindici giorni, di un mese. Voglio dire: se il sindaco di Ariano tiene una casa pericolante, non è che aspetta il progetto, l’approvazione, il Genio Civile e poi interviene per puntellare, per demolirla per togliere il pericolo. Quindi bisogna intervenire immediatamente. Ma è possibile che la Regione non possa disporre di un milione o due milioni di euro per fare un bypass? Lì bisogna fare un bypass, perché andare in quella zona che è franosa, dove il terreno è franoso e la condotta oramai è irrimediabilmente compromessa, bisogna fare un bypass provvisorio e abbiamo risolto. Poi che il problema che continua l’emergenza perché non piove, perché quella è un altro conto, ci affideremo al Padreterno per cercare di superare anche questa impasse, Ma questa è la realtà, questa è la realtà e questo noi dobbiamo chiedere alla Regione. Non puo’ intervenire la Regione? Evidentemente la stessa si farà carico e interverrà con il Governo centrale. Ma noi dobbiamo fare i passi che dobbiamo fare. Quindi noi la prima cosa dobbiamo chiedere anche ai nostri consiglieri regionali, quelli della provincia di Avellino, a questo proposito voglio dirlo lo dico ai giornalisti lo dico a chi vuole intervenire io farò un’altra riunione ancora su questo tema su questa problematica, perché noi bene o male, insomma, dobbiamo far sentire forte la nostra voce. Farò nel mio paese, ho già qui la convocazione per martedì 26. Quindi noi continueremo come diceva anche Enrico su questo argomento su questo tema, noi continueremo a incontrarci, continueremo a sollecitare i nostri consiglieri regionali i parlamentari regionali. Perché non ci danno una mano? Io questo dico tutti, li ho invitati e vediamo chi viene alla riunione. Ho invitato a Maurizio Petrarca, Vincenzo Alaia, Livio Petitto e Vincenzo Ciampi, devono venire a dirci cosa intendono loro fare su questa emergenza. Perché con la progettazione ordinaria, i fondi ordinari, non si va da nessuna parte”. Il sindaco di Sturno ha fatto un esempio anche pratico dei tempi biblici su questo fronte ordinario: “Ho un progetto che è solo solo in Italia possono succedere queste cose, io ho un progetto del 2018 siamo nel 2024. Sei anni ancora non si sa se mi danno il decreto. Non danno il decreto quello riguarda le reti interne che bene o male, insomma pure perdono. Io ho fatto delle delle riparazioni le ho fatte con i fondi comunali, come le abbiamo fatti tutti. Le ha fatte l’ha fatto tutto. L’ ha fatto Reiano l’ha fatto Flumeri l’hanno fatto tutti quanti, altrimenti non se ne veniva a capo, però insomma, quello è poca cosa rispetto a qua quasi si interrompe la condotta principale da 800 l’acqua non arriva”.