Emergenza idrica nel montorese, dalla Regione il no all’acquedotto di surrogazione

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Capuano Bianchino
Capuano Bianchino

Dalla Regione Campania semaforo rosso anche per il progetto dell’acquedotto di surrogazione per i comuni di Solofra e Montoro, idea sviluppata dai due Enti Comune in collaborazione con l’Ato Calore Irpino e l’Alto Calore Servizi.

Ad annunciarlo è stato il delegato all’ambiente del Comune di Montoro, l’arch. Michele Capuano, nel corso dell’ultimo convegno promosso dal Movimento 5 Stelle a Torchiati di Montoro.

“Dalla Regione – ha detto Capuano – abbiamo avuto la notizia che mancano i fondi che servirebbero a realizzare l’acquedotto di surrogazione a vantaggio dei comuni di Montoro e Solofra”.

Si tratta di un intervento da circa 6 milioni di euro per un sistema idrica che, nelle idee progettuali, doveva essere alimentato dalle fonti di Piano dell’Olmo a Serino, aiutando così a rispondere meglio all’emergenza idrica legata alla chiusura dei pozzi che alimentano la rete idropotabile.

Già nei giorni scorsi, l’Ato Calore Irpino attraverso il suo commissario Giovanni Colucci, in una lunga nota, stigmatizzò l’atteggiamento della Regione Campania: “Resta senza attuazione il piano Mise (messa in sicurezza di emergenza) che la norma impone quale fase preliminare e preventiva per evitare l’aggravamento della situazione ambientale. Nè sono state accolte le ipotesi di realizzazione dell’acquedotto di surrogazione per integrare il sistema Alto Calore della minore portata disponibile per il blocco dell’emungimento dal campo pozzi del montorese. Anche la recente ipotesi di un acquedotto emergenziale di integrazione destinato a servire solo i comuni di Montoro e Solofra non è stata presa in alcuna considerazione”.

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