Emergenza idrica a Montoro: “Colpa dell’inquinamento da Tce della falda”

0
212
municipio montoro
municipio montoro

Di seguito la nota del Comune di Montoro sull’emergenza idrica che sta investendo il territorio irpino a confine con il salernitano:

“La carenza idrica che porta una razionalizzazione della sua erogazione, con sospensione nelle ore notturne, si lega all’inquinamento della falda da tetracloroetilene che ha toccato anche i nostri pozzi ed al progressivo depauperamento alla fonte.

Il problema, benché presente nella sua storicità in valori contenuti nella norma, è esploso nel dicembre 2013 e gennaio 2014 con innalzamento dei valori (tetracloroetilene e tricloroetilene) nei pozzi di località Chiusa e Sant’Eustachio a seguito di tale forte concentrazione di inquinante chimico rilevata nei pozzi di consolazione ed altri nel vicino comune di Solofra.

I pozzi contaminati (fatto gravissimo, criminoso e di soluzione complessa) nel nostro territorio in località Chiusa e Sant’Eustachio sono di proprietà e gestione dell’Alto Calore Servizi s.p.a. detti pozzi, con ordinanza del commissario prefettizio, venivano chiusi essendo i valori oltre misura. da allora è stata utilizzata per la rete idrica di Montoro l’acqua proveniente da Cassano, con oggettive difficoltà nel sistema provinciale di razionalizzazione della risorsa idrica.

In tale contesto il comune ha provveduto: alla ricognizione di pozzi sul territorio comunale; alla richiesta e all’ottenimento di un tavolo tecnico permanente di protezione civile presso la prefettura con la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali che hanno competenza sulla materia, definendo le azioni possibili per assicurare l’erogazione idrica sul territorio, con ripetuti incontri tenuti periodicamente partecipazione al tavolo di concertazione dell’istituto superiore di sanità che ha reso ben 2 pareri sulla materia decisione di provvedere all’espurgo continuo delle acque dei pozzi di chiusa e sant’eustachio con esami pressoché correnti delle acque, previa autorizzazione regionale verifica ai fini di una possibile fruibilità della risorsa idrica alternativa dei pozzi a valle di località labso, montagnelle, valle, previa disponibilità del consorzio di bonifica agro-sarnese-nocerino – allo stato si rileva l’impossibilità all’utilizzo per fini idropotabili rilevamento progressivo degli esami sui pozzi di chiusa e sant’eustachio con valori tendenzialmente in riduzione approvazione in conferenza dei servizi del piano di caratterizzazione, che prevede numero 6 campionamenti sulla risorsa idrica e sui suoli del territorio di montoro ai fini della cognizione dello stato delle acque è chiara la linea seguita dall’amministrazione comunale sulla problematica improntata ad assolute priorità quali:

1. controlli serrati e tolleranza zero da parte di tutti a tutela della salute pubblica

2. interventi emergenziali tesi all’utilizzo di pozzi puliti con adeguata certificazione competente esistenti sul territorio

3. piano di caratterizzazione, progetto ato-barriera idraulica altro non è ravvisabile.

I pozzi esistenti sul territorio possono essere attivati solamente previa autorizzazione regionale e disposizione del soggetto gestore (alto calore servizi) in presenza di valori rientranti nella norma per l’utilizzo delle acque ai fini idropotabili.

L’impossibilità di derivare alla condotta un maggiore quantitativo di risorsa idrica e la stessa impossibilità di fornirne un’integrazione con i nostri pozzi comporta, soprattutto nel periodo estivo, una carenza di approvvigionamento, per cui lo svuotamento del serbatoio di aterrana, che fornisce la rete idrica comunale, richiede il riempimento che necessariamente deve avvenire in orari notturni per evitare disagi ulteriori.

Il problema della “crisi idrica”, che sicuramente ha creato non poche difficoltà alle famiglie e agli operatori economici, è fortemente avvertito dall’amministrazione comunale con grande senso di responsabilità ed è fronteggiato con i mezzi possibili di protezione civile.

Nella consapevolezza della gravità della situazione evidenziata, rispetto alla quale, oltre la denuncia, serve l’azione di tutti i soggetti che hanno competenza e responsabilità in materia per addivenire alla soluzione del problema.

Noi possiamo garantire il nostro impegno in tutti i modi e le azioni possibili, come abbiamo fatto e stiamo facendo per il bene comune.

Il senso delle istituzioni e la cultura di governo sono prerogative di chi ha una pubblica responsabilità.

Chi non lo avverte e non lo esprime, pur avendo una responsabilità, si pone fuori dal sentire della comunità.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here