Elezioni – Verso lo slittamento per l’emergenza Coronavirus. Ipotesi election day in autunno

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Michele De Leo – Il rischio è, ormai, quasi una certezza: la tornata elettorale di primavera dovrebbe slittare al prossimo autunno. L’emergenza Coronavirus avrà, tra i suoi effetti, pure quello di riscrivere l’agenda politica del Paese. Gli Italiani dovrebbero, dunque, tornare al voto tra i mesi di settembre ed ottobre per le elezioni in sei Regioni – oltre alla Campania anche Liguria, Veneto, Toscana, Marche e Puglia – e oltre mille comuni, tra i quali 14 capoluoghi di provincia: Agrigento, Arezzo, Bolzano, Crotone, Enna, Lecco, Macerata, Mantova, Matera, Nuoro, Reggio Calabria, Trani, Trento e Venezia. Una tornata che rappresenterà un vero banco di prova per le forze politiche e sulla quale influirà pure la gestione dell’emergenza Coronavirus che – almeno stando agli umori di molti degli utenti presenti sui social network e agli ultimi sondaggi – potrebbe favorire un recupero delle forze di Governo rispetto al centrodestra. Si tratta, però, di discorsi che – almeno in questa fase di profonda emergenza – lasciano il tempo che trovano e potrebbero essere smentiti nel giro di poche ore. La tornata elettorale del prossimo autunno – in attesa del Decreto legge che ne sancisca ufficialmente lo slittamento – dovrebbe chiamare gli Italiani al voto pure per il referendum per il taglio dei parlamentari. L’attenzione prevalente è, però, tutta rivolta alla partita delle regionali. In Campania, il rinvio della tornata elettorale sarebbe accolto con grande soddisfazione dalle forze di centrosinistra – il percorso per provare a trovare una sintesi tra i numerosi partiti ha appena preso il via – ed anche nella gran parte del centrodestra, almeno in quella che è al lavoro per trovare una valida alternativa a Stefano Caldoro. Lo slittamento, al contrario, rappresenterebbe una mazzata per l’ex Governatore di Forza Italia, perché allenterebbe quella pressione che consigliava, ai partiti di centrodestra, di prendere una decisione immediata e convergere sul rappresentante indicato da Silvio Berlusconi. Lo stesso discorso potrebbe valere anche per la compagine di centrosinistra: il Governatore uscente Vincenzo De Luca, però, avrà dalla sua la carta di aver sapientemente gestito questa fase emergenziale che – stando ai rumors dei social network, l’unica piazza frequentabile in queste settimane – gli ha assicurato ulteriore credibilità e stima soprattutto per il suo essere decisionista.