Elezioni provinciali, appello di Addonizio al segretario Pd Di Gugliemo

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Ecco l’intervento di Pasquale Addonizio, vicesindaco di Venticano 

Il Partito Democratico irpino a fine ottobre è chiamato a guidare la competizione elettorale per il rinnovo del consiglio provinciale e del presidente, competizione cosiddetta di secondo livello, dove i protagonisti sono gli amministratori comunali con i loro sindaci, che esprimeranno un voto ponderato proporzionale al numero degli abitanti/elettori del Comune.

Si tratta di una norma nata per essere provvisoria, ovvero per regolamentare l’elezione dei consigli e dei presidenti delle provincie in una fase transitoria che doveva traghettare gli enti verso la loro sparizione. Un percorso che, tuttavia, si è interrotto con il referendum costituzionale del 2016.

Tutto questo, pertanto, avverrà tra l’altro in un contesto istituzionale-politico difficile. Infatti le province, per i continui tagli, non riescono più a garantire nemmeno l’ordinario. E’ sotto gli occhi di tutti l’abbandono delle strade provinciali, delle scuole. Inoltre, questo nuovo meccanismo elettorale non è certamente tra quelli democraticamente più avanzati, perché favorisce a priori i comuni più grandi.

In questo contesto di storture pertanto, serve un’azione politica unitaria, coraggiosa, intorno ad un’idea forte, aperta ad un consenso ampio. Per fare ciò credo che il segretario Di Guglielmo, insieme agli altri segretari di partito e figure istituzionale, debba farsi carico di questa azione, coinvolgendo attraverso un’”assemblea di amministratori” quanto più larga possibile, dove possano rivedersi tutti in un progetto per il rilancio del territorio provinciale, che oltre ai problemi atavici di tipo infrastrutturali, vive nuove emergenze come lo spopolamento, il lavoro.

Una “questione giovani” se così la possiamo chiamare. In questo contesto si deve cercare la più alta convergenza possibile. Poi possiamo parlare di nomi e di liste, bloccando“fughe in avanti”  di alcuni, che hanno solo il sapore di soluzioni calate dall’alto da questa o da quell’altra corrente.

Credo, infine, che questo approccio, sia l’unico utile per arginare una nuova vittoria del Centrodestra, vero competitor in questa tornata elettorale atipica.