Elezioni, congresso e… rifiuti: riparte il Partito democratico

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Avellino – Quella appena conclusa è stata una battaglia elettorale lunga ed estenuante. Una competizione serrata che ha però restituito un segnale importante per il Pd locale. Forte, anzi fortissimo in Irpinia rispetto alle altre province campane e quindi al dato regionale, con i suoi circa 77mila elettori ed una affermazione attestata sul 33 per cento. Una campagna logorante che a giudicare dall’atmosfera che si è respirata questo pomeriggio al Samantha Della Porta ha ancora parecchie scorie da smaltire. La tornata elettorale ha innegabilmente fornito colpi di scena e spunti di discussione importanti e l’appuntamento odierno non ha fatto altro che confermarlo. Un incontro, quello organizzato dai vertici di Partito per ringraziare l’Irpinia che ha dato fiducia al Pd e Vanda Grassi per l’equilibrio e il polso fermo, ma anche per salutare il neo senatore Enzo De Luca e per gettare le basi sulle prossime attività, senz’altro dal sapore agrodolce… E come se non bastassero alcune incomprensioni interne, oltre alle ‘pressioni’ esterne al soggetto politico, sono arrivati prepotenti gli ultimi accadimenti in materia di rifiuti a gettare ulteriore benzina sul fuoco. Era d’altro canto impensabile che di fronte ad una questione così delicata e prioritaria i rappresentanti locali del Pd restassero indifferenti. Così non è stato e su tutti a riscaldare gli animi della folta platea e non solo… ci ha pensato Luigi Anzalone. “La Regione ha votato una legge sulla provincializzazione per la gestione dei rifiuti – ha detto in proposito l’ex presidente di Palazzo Caracciolo – se quindi c’è il rischio che l’Irpinia ospiti una megadiscarica allora ad imporlo sarebbe Berlusconi”. Senza peli sulla lingua Anzalone che ha strappato parecchi applausi ma anche qualche brontolio. Forti dubbi sulle modifiche di piano del Commissario De Gennaro anche da parte di Enzo De Luca. Per il senatore di fresca nomina l’uomo non si discute: “un ottimo prefetto – ha avvertito – ma è necessario che recuperi dialogo e rispetto con e per le istituzioni locali”. E in questo senso De Luca ha sottolineato l’impegno costante della Provincia a difesa del territorio, esprimendo inoltre le sue perplessità anche circa l’eventualità che il Commissario diventi Ministro del costituendo Governo.
A causa della nuova sopraggiunta emergenza l’incontro ha fatto registrare due assenze illustri. Giuseppe Galasso e Alberta De Simone. Entrambi ‘a colloquio’ proprio con De Gennaro, come ha comunicato la coordinatrice provinciale Vanda Grassi introducendo i lavori. In sala e al tavolo del dibattito tuttavia nutrita la schiera di rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Tra gli altri da segnalare la presenza del segretario regionale Tino Iannuzzi al tavolo dell’incontro, di Rosetta D’Amelio, Donatella Martino, Franco Maselli, Rosanna Repole, Gerardo Adiglietti, Antonio Marciano, Franco Lo Conte, Vanni Chieffo, Antonio Genovese, Mirella Giova, Ivo Capone, Raffaele De Stefano, Francesco Todisco e di moltissimi sindaci dei Comuni irpini. E se la questione rifiuti ha di fatto rappresentato una parentesi ingombrante per l’intero appuntamento, non è tuttavia mancato la spazio per un’analisi del voto e le prossime tappe del Pd sul territorio. “Un risultato eccellente”. Ha così commentato il dato elettorale Franco Maselli che ha però aggiunto: “Abbiamo il dovere di proseguire secondo la coerenza ispiratrice dell’intero movimento, mettendo al bando tatticismi esasperati e ponendo necessariamente al centro il Pd piuttosto che le persone che lo compongono”. Un centro sinistra inteso come ‘blocco unitario’ dunque secondo Maselli che trova la sua quintessenza già nel nome. E a rafforzare la sua idea: “Chi pensa che noi siamo la sommatoria di tante componenti e subcomponenti – ha sentenziato – allora non ha capito niente”. Infine la stoccata. Tornando sulle elezioni e rivolgendosi a Tino Iannuzzi, l’esponente del Pd ha mostrato tutto il suo scetticismo sulle liste presentate in Campania. “E’ incredibile che Caserta, Benevento e Salerno si scoprano con una rappresentanza così forte alla Camera dei Deputati – ha detto – mentre l’Irpinia, dove il Pd ha dimostrato coi numeri di essere più forte, si è ritrovata senza nessun candidato presente tra i primi dieci. Un aspetto di cui dovranno tenere conto – ha concluso – le segreterie, sia quella regionale che nazionale”.
Del prossimo impegno parlamentare ha invece parlato Enzo De Luca nel suo intervento. Il “paladino tenace della nostra Irpinia” – come lo ha definito Vanda Grassi in presentazione – ha rilanciato i concetti di ‘continuità’ e ‘partecipazione’ come fondamentale risposta alla fiducia degli elettori ma anche: “per riprendere quella costruzione del Pd interrotta bruscamente dal terremoto politico in vista dei prossimi appuntamenti con le elezioni amministrative ed europee”. De Luca si è poi soffermato sulla ripresa economica, riproponendo le opportunità concesse dai fondi strutturali come unico viatico per lo sviluppo territoriale. “Essere artefici del nostro destino – la parola d’ordine – perché mi risulta difficile pensare che da Roma qualcuno si interessi all’Irpinia…”.
Infine la ‘ristrutturazione’ del Pd in Provincia dopo l’abbandono dei demitiani. A far luce sul futuro la coordinatrice Vanda Grassi: “A giorni verrà convocata l’assemblea – ha informato – per stabilire indirizzi ed accordi di massima in vista del congresso provinciale che verrà indetto nel prossimo mese di giugno”. Lavori in corso dunque ma con una certezza. Quella espressa da molti degli intervenuti: “Inizia da qui la nuova pagina del Pd avellinese”.
Da evidenziare nel corso della riunione, gli interventi di Carmine De Blasio che ha invitato a tener conto delle regole già esistenti nello statuto, delle perplessità a mò di provocazione per ulteriori riflessioni di Peppino Di Iorio, Rosanna Repole, Franco Vittoria che non ha mancato di inviare “bacchettate” alla logica napoletana che schiaccia il successo irpino. Ed ancora, Emiliana Mannese che ha riconfermato il “grazie” alla coordinatrice Grassi, Rodolfo Salzarulo determinato nel ribadire il ruolo degli ammistratori nel successo in Alta Irpinia, il sindaco di Grottaminarda, Giovanni Ianniciello che ha chiesto anche a nome di altri primi cittadini a Iannuzzi di farsi interprete presso Bassolino per un assessore irpino del Pd (Maselli) in grado di sostituire degnamente l’uscente De Luca, e l’intervento finale del coordinatore regionale Iannuzzi, che si è dichiarato disponibile a recepire le richieste irpine, confermando fiducia e una maggiore attenzione al partito di Veltroni che ha ottenuto un “brillante successo” di squadra e di voti. Una riunione transitoria, che lascia ancora aperte alcune perplessità dettate da logiche di componenti, per la verità più in casa di ex ds, ma che apre squarci di volontà e di rilancio dell’organizzazione sul territorio in vista delle prossime sfide elettorali. (di Eddy Tarantino)

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