Elezioni amministrative nel capoluogo: un primo bilancio di Rifondazione Comunista

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Un primo bilancio di Rifondazione Comunista delle elezioni comunali e un’indicazione in vista del ballottaggio.
La lista che abbiamo animato, insieme ad altri soggetti politici e cittadini di diverse sensibilità, Unità Popolare per Avellino, non ha avuto il risultato sperato, non riuscendo ad eleggere consiglieri nell’assise comunale. Tuttavia il numero di consensi non è irrilevante, considerando la polarizzazione che si è registrata tra i blocchi di liste maggiori, in una campagna elettorale inevitabilmente dura, anche per le note vicende che stanno interessando il sindaco uscente e chi si è presentata in continuità con quell’esperienza.
Ringraziamo chi si è impegnato in quest’avventura, a partire dal candidato sindaco Aldo D’Andrea, per l’impegno profuso nel costruire la lista e nel condurre la campagna elettorale, e tutti i candidati che ci hanno messo la faccia.
Sul ballottaggio.
Da un lato c’è un aggregato indistinto che rivendica la continuità senza dire una parola sulla questione morale che l’ha investito. Questa non si esaurisce nel quadro giudiziario andato delineandosi negli ultimi mesi a carico di Festa e dei suoi fedelissimi ma ricomprende, in primo luogo, una concezione privatistica della cosa pubblica, il disprezzo assoluto per la trasparenza amministrativa e delle sedi di confronto democratico, la concentrazione dei momenti decisionali nelle mani del primo cittadino e della ristretta consorteria a lui prossima, un diffuso trasformismo, dai tratti predatori, ampiamente praticato negli enti sovracomunali e in quelli di gestione (si veda la vicenda Irpiniambiente-Grande srl), un certo modo di agire ai limiti della legge.

Dall’altro lato, pur restando nella convinzione che la coalizione di centrosinistra è ancora troppo condizionata da quel PD di cui contestiamo il sistema di potere e le politiche clientelari che lo contraddistinguono da sempre, non possiamo non registrare il successo delle liste e dei candidati progressisti presenti nella coalizione, con i quali abbiamo avuto percorsi comuni e collaborazione anche nella passata consiliatura.
Confidiamo inoltre nell’autonomia del candidato sindaco, Antonio Gengaro, il cui percorso abbiamo incrociato varie volte in passato e di cui riconosciamo l’amore per la città.

In campagna elettorale abbiamo cercato di tenere alta l’attenzione su priorità programmatiche per noi imprescindibili, come:
– l’apertura del centro per l’Autismo gestito in collaborazione con l’Asl;
– gli interventi improcrastinabili sul degrado delle contrade e dei quartieri periferici, agendo in primis, per le ricadute sanitarie, sull’abbattimento e ricostruzione dei prefabbricati pesanti e sulla rimozione e smaltimento dell’amianto di cui sono costituiti i tetti;
– il potenziamento del Piano di Zona e la trasparenza nella sua gestione per contrastare efficacemente il disagio sociale, la povertà in costante aumento e le discriminazioni per origine o appartenenza culturale e di genere.

Su questi temi, che continueranno ad essere oggetto delle nostre iniziative, chiediamo ad Antonio Gengaro di prendere un impegno pubblico per avere il nostro sostegno e il nostro voto.